RAVENNA: Allerta meteo, attivato il Centro Coordinamento Soccorsi in Prefettura
In Prefettura a Ravenna, a seguito dell’allerta meteo n. 28, si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi, composto dai Sindaci della Provincia, da componenti della Protezione Civile regionale e comunale, dai Vigili del Fuoco e dalle Forze dell’Ordine, per delineare le strategie operative contenitive delle criticità derivanti dalle previsioni meteo in atto. Nel corso della riunione si è proceduto all’analisi delle condizioni meteo che interesseranno in maniera più consistente, sulla base delle previsioni al momento disponibili, il territorio della provincia a partire dalle prime ore della mattinata. I rappresentati di ARPAE hanno riferito che le precipitazioni che interesseranno il territorio saranno particolarmente intense dapprima nelle aree collinari e a seguire sulle aree pianeggianti; i fiumi interessati dalle precipitazioni al momento sono il Santerno, Senio, il Reno ed il Lamone. L’Agenzia per la Sicurezza - Ufficio Territoriale di Ravenna ha organizzato con il coordinamento dei volontari di Protezione Civile e con le ditte incaricate nel servizio di piena l’attività di sorveglianza e di presidio per un pronto intervento sui fiumi di competenza, con particolare attenzione, alla luce delle previsioni meteo oggetto dell’allerta nella giornata di venerdì, alle situazioni dei fiumi Santerno, Senio e Lamone. Per quanto concerne i reticoli secondari, i Consorzi di bonifica hanno assicurato un attento monitoraggio e la messa a disposizione di mezzi e maestranze per le operazioni di presidio. I fenomeni meteo ed idraulici saranno monitorati con la struttura della predetta Agenzia in raccordo con il COR Regionale e il centro funzionale di ARPAE. Un focus specifico è stato dedicato alla situazione delle strade e delle arterie della provincia, che saranno costantemente attenzionate nel corso delle prossime ore. Per affrontare la situazione maltempo e per garantire un coordinamento delle attività, il Centro Coordinamento Soccorsi istituito in Prefettura sarà attivo e costantemente in contatto con tutti gli organismi interessati. Alla cittadinanza si raccomanda, in considerazione del fatto che i picchi di precipitazione potrebbero essere rapidi e colpire alcuni bacini con piogge anche molto intense, di evitare tutti gli spostamenti non strettamente necessari.
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Via libera in assemblea legislativa alla manovra di bilancio della regione. Ci sono investimenti su sanità e territorio ma c’è anche un aumento delle tasse che scatena le critiche della opposizione. "Il bivio che aveva davanti l'Emilia-Romagna era scegliere tra 300 milioni di euro di tagli alla sanità o accettare una sfida: aumentare le tasse per salvare il sistema sanitario" Questo è il nodo centrale della manovra di bilancio regionale presentata in Assemblea legislativa e approvata nonostante il voto contrario del centrodestra. Si tratta di un piano da 14,3 miliardi di euro, di cui 10 destinati alla sanità. Per riequilibrare i conti di un settore considerato un’eccellenza a livello nazionale, si è deciso di ricorrere a un aumento delle tasse: Irpef, Irap, bollo auto e ticket sanitari. Una scelta che non è piaciuta all’opposizione: "Una manovra iniqua – afferma Alessandro Aragona di Fratelli d’Italia – che assume i contorni di una vera e propria stangata fiscale, un provvedimento lacrime e sangue. Nonostante qualche piccolo aggiustamento sul terzo scaglione dell'Irpef, a nostro avviso insufficiente, questa è sicuramente una manovra da bocciare." A difendere la scelta è De Pascale: "L'obiettivo è che i cittadini dell'Emilia-Romagna non paghino di più, ma che non siano costretti a rivolgersi al privato. Con un piccolo contributo, proporzionale ai propri redditi, si potrà garantire un sistema universalistico che offra risposte a tutti." Ma la sanità non è l’unico ambito di intervento. Tra le principali voci di spesa ci sono anche 1,9 miliardi di euro destinati a lavoro, imprese e comunità, 672 milioni per i trasporti e il raddoppio delle risorse per la tutela del territorio. Inoltre, 167 milioni di euro saranno impiegati per la messa in sicurezza delle zone alluvionate: "Questo è un altro punto su cui stiamo lavorando con il commissario Curcio – conclude De Pascale – per definire con chiarezza il primo nucleo di opere che aumenterà la sicurezza. Che si tratti della Val di Zena o del Lamone nel territorio romagnolo, abbiamo aree particolarmente a rischio. Dobbiamo realizzare opere nuove, straordinarie, che non rispondano solo alla logica della ricostruzione, ma puntino all’aumento della sicurezza."