13 MARZO 2025

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13 MARZO 2025 - 13:47


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EMILIA-ROMAGNA: Editoria, Fnsi e Aser a de Pascale, 'serve legge per sostegno'

I vertici di Aser e Fnsi, il sindacato dei giornalisti, hanno inviato una lettera al presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, per sollecitare attenzione nei confronti del settore dell'informazione. L'iniziativa è stata presa in occasione della commemorazione dell'attentato alla sede dell'Aser, avvenuto 46 anni fa, in cui perse la vita Graziella Fava. "Uno dei più gravi episodi del dopoguerra, rimasto senza colpevoli e purtroppo dimenticato dalle istituzioni, come se questo omicidio fosse qualcosa da cancellare", hanno detto Paolo Amadasi, presidente dell'Aser, e Matteo Naccari, segretario aggiunto della Fnsi. I rappresentanti sindacali hanno denunciato le difficoltà quotidiane che il settore sta affrontando: "Spesso ci troviamo soli a fronteggiare una politica che considera i giornalisti un nemico, contrastando iniziative che mirano a limitare la libertà di cronaca, come le leggi bavaglio, che condizionano pesantemente la cronaca giudiziaria. Inoltre, ci troviamo di fronte a editori che utilizzano il precariato non solo come forma di sfruttamento, ma anche come strumento per influenzare il lavoro di chi dovrebbe garantire un servizio alla democrazia". Nella lettera si evidenzia anche la necessità di un intervento regionale per sostenere il settore dell'editoria: "Anche in Emilia-Romagna la crisi sta colpendo duramente il nostro settore. È urgente che la Regione promuova una legge sull'editoria che offra un sostegno concreto ai giornalisti, colmando un vuoto di attenzione che dura da anni. La democrazia si nutre di un'informazione libera e di qualità, capace di raccontare con obiettività ciò che accade nelle nostre città". Un passaggio specifico è stato dedicato alla difficile situazione dei giornalisti dell'agenzia di stampa Dire: "Da due mesi sono senza stipendio a causa di gravi difficoltà societarie, pagando in prima persona gli errori di un editore che sta progressivamente indebolendo una delle realtà informative più importanti del Paese. La Regione, sotto la guida del precedente presidente Stefano Bonaccini, era già intervenuta in passato per altre vertenze della Dire. Ci aspettiamo che lo faccia anche questa volta". Infine, Aser e Fnsi hanno richiamato l'attenzione su un episodio accaduto di recente a Calderara di Reno: "Abbiamo subito gli attacchi del sindaco, che ha licenziato un giornalista senza fornire spiegazioni e ha censurato la nostra protesta in consiglio comunale. Da un’amministrazione di centrosinistra, in una terra con valori radicati come la nostra, ci saremmo aspettati non solo solidarietà verso un collega rimasto improvvisamente senza reddito, ma anche maggiore rispetto per le leggi e per i sindacati".




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BOLOGNA: Recuperati 87 documenti storici, i carabinieri li restituiscono all'Archivio di Stato

Questa mattina, nella sala Cencetti del Complesso Monumentale dell’ex Convento dei Monaci Celestini, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) ha riconsegnato alla Direttrice dell’Archivio di Stato di Bologna 87 documenti storici di grande valore, datati tra il 1745 e il 1770. Le carte, appartenenti alla serie Diversorum del Fondo dell’Assunteria della Camera del Senato Cittadino, riguardano la costruzione del Teatro Comunale di Bologna, progettato dall’architetto Antonio Galli Bibiena e completato nel 1761 dopo l'incendio del teatro Malvezzi. Il recupero è stato possibile grazie a un'indagine avviata dopo la segnalazione della Soprintendenza Archivistica di Bologna, che aveva individuato i documenti in vendita su una piattaforma di e-commerce da parte di una libreria antiquaria locale. Le indagini, condotte con il supporto tecnico della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna e dell’Archivio di Stato di Bologna, hanno permesso di ricondurre i documenti alla loro originaria collocazione. Tra i documenti sequestrati figurano minute di corrispondenze relative ai pagamenti delle maestranze, alle concessioni edilizie e alla gestione dei palchi. Il valore storico e culturale di queste carte è elevatissimo, trattandosi di testimonianze uniche sulla costruzione di uno dei teatri più prestigiosi d’Italia. Le indagini hanno portato alla denuncia di un commerciante locale per ricettazione di beni culturali. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha disposto la restituzione dei documenti all’Archivio di Stato, che ora potrà valorizzarli attraverso specifici progetti espositivi e di studio.