ROMAGNA: Balneari preoccupati dopo frenata Ue su indennizzi | VIDEO
I balneari rischiano la doccia fredda sugli indennizzi nella vicenda legata alla riassegnazione delle concessioni. La Commissione europea intende infatti imporre criteri rigidi per i risarcimenti ai concessionari uscenti.
Con una lettera inviata al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, la Commissione europea ha imposto regole precise riguardo agli indennizzi spettanti ai balneari che cedono la concessione a seguito della riassegnazione. I risarcimenti – viene chiarito nella missiva - dovranno riguardare solo gli investimenti non ancora ammortizzati e necessari per la fornitura del servizio. Dal conteggio sono poi escluse le strutture rimovibili, le opere abusive o soggette a demolizione, così come il valore aziendale e l’avviamento. Un punto, quello del risarcimento, su cui hanno insistito molto i balneari della Romagna.
Tra le spese escluse rientrerebbero, inoltre, quelle sostenute per riparare i danni provocati dalle alluvioni. Interventi che, secondo Bruxelles, fanno parte del rischio d’impresa e che non possono gravare sui concessionari che subentrano. Tra i paletti, anche la durata degli investimenti considerati per le compensazioni: cinque anni. Gli operatori avevano chiesto di tenere in considerazione un periodo più lungo.
“Siamo un Paese sovrano e il decreto ce lo scriviamo noi. Saranno indennizzi veri, non mance”, ha tuonato il ministro Matteo Salvini, che ha ricevuto la lettera. Al governo spetterà ora trovare il punto di caduta tra quanto chiede l’Europa e le pretese del settore. I decreti attuativi dei bandi di spiaggia, ha promesso l’esecutivo, saranno emanati entro il 31 marzo.
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