8 FEBBRAIO 2025

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8 FEBBRAIO 2025 - 18:43


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RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Gianni Indino non ce l'ha fatta. Il presidente di Confcommercio Rimini e del Silb regionale, il sindacato dei locali da ballo, è morto sabato all’età di 70 anni, una settimana dopo essere stato colpito da un aneurisma. Ricoverato in rianimazione all'ospedale Bufalini di Cesena, le sue condizioni erano apparse subito gravi. A darne notizia è il sindaco di Rimini, che lo ha ricordato come una figura centrale per il turismo e l’intrattenimento della Riviera romagnola. Indino è stato per decenni un protagonista del mondo della notte, impegnato in prima linea soprattutto durante l’emergenza Covid. Nato a Oria, in provincia di Brindisi, nel 1954, si trasferì giovanissimo con la famiglia a Torino. A 22 anni raggiunse la Riviera romagnola in cerca di lavoro e trovò la sua prima opportunità a Radio Rimini, mentre alloggiava alla Pensione Portofino. La sua carriera iniziò dietro la consolle come DJ nelle discoteche riminesi e romagnole, per poi proseguire in radio, fino a diventare cantante e talent scout. Un percorso che lo ha portato a essere un punto di riferimento per il mondo dell’intrattenimento e del commercio della Riviera.. "Di Gianni - scrive Sadegholvaad - mi sorprendeva sempre la gioia e il gusto di vivere, in ogni suo aspetto. Era un generoso e anche nella sua evoluzione da responsabile di Confcommercio e Silb e presidente del Caar ha costantemente cercato di restituire al territorio e alle imprese riminesi, in termini di sostegno, competenza, determinazione".  “Con Gianni se ne va un pilastro della Riviera, una persona nota e stimata da tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno potuto lavorare con lui. Un amico, una persona positiva e propositiva, con un grande amore per il nostro territorio”. Così lo ricordano il presidente Michele de Pascale e l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni.

 

 

 




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BOLOGNA: Recuperati 87 documenti storici, i carabinieri li restituiscono all'Archivio di Stato

Questa mattina, nella sala Cencetti del Complesso Monumentale dell’ex Convento dei Monaci Celestini, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) ha riconsegnato alla Direttrice dell’Archivio di Stato di Bologna 87 documenti storici di grande valore, datati tra il 1745 e il 1770. Le carte, appartenenti alla serie Diversorum del Fondo dell’Assunteria della Camera del Senato Cittadino, riguardano la costruzione del Teatro Comunale di Bologna, progettato dall’architetto Antonio Galli Bibiena e completato nel 1761 dopo l'incendio del teatro Malvezzi. Il recupero è stato possibile grazie a un'indagine avviata dopo la segnalazione della Soprintendenza Archivistica di Bologna, che aveva individuato i documenti in vendita su una piattaforma di e-commerce da parte di una libreria antiquaria locale. Le indagini, condotte con il supporto tecnico della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna e dell’Archivio di Stato di Bologna, hanno permesso di ricondurre i documenti alla loro originaria collocazione. Tra i documenti sequestrati figurano minute di corrispondenze relative ai pagamenti delle maestranze, alle concessioni edilizie e alla gestione dei palchi. Il valore storico e culturale di queste carte è elevatissimo, trattandosi di testimonianze uniche sulla costruzione di uno dei teatri più prestigiosi d’Italia. Le indagini hanno portato alla denuncia di un commerciante locale per ricettazione di beni culturali. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha disposto la restituzione dei documenti all’Archivio di Stato, che ora potrà valorizzarli attraverso specifici progetti espositivi e di studio.