4 FEBBRAIO 2025

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CESENA: Campus, il neo presidente Viroli, “più collaborazione col territorio” | VIDEO

È partito il mandato del neo presidente del Campus Universitario di Cesena, Mirko Viroli, che succede a Massimo Cicognani per il triennio 2025-2028.

Stimolare uno scambio sempre più attivo tra università e territorio. Più offerta didattica. Questi solo alcuni degli obiettivi di mandato del nuovo presidente del Campus di Cesena, Mirko Viroli, che ha assunto ufficialmente il testimone del professor Cicognani.  Viroli resterà in carica per i prossimi tre anni con possibilità di conferma per un altro triennio.

Il prossimo triennio sarà anche quello dello sviluppo e del completamento della sede di Psicologia step importante per la città e per lo stesso campus.

Viroli è un esperto di ingegneria e informatica tra le aree di studio che offrono rilevanti sbocchi occupazionali, e per il presidente del Campus l’intelligenza artificiale sempre più diffusa nelle professioni e nelle aziende di ogni settore, rappresenta oggi una competenza strategica da acquisire, utile anche per trovare lavoro più facilmente.




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EMILIA-ROMAGNA: Sanità, i sindacati, "sorpresi dal mancato confronto"

"Siamo sorpresi dalla conferenza stampa della Regione sulla manovra 2025, una uscita che giudichiamo sbagliata e irrispettosa di un confronto con le parti sociali, mai iniziato, che si profilava molto delicato, soprattutto nel momento in cui per finalità anche condivisibili si finisce per mettere le mani nelle tasche dei cittadini". Lo scrivono Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna in una nota unitaria, all'indomani della conferenza stampa in cui il governatore Michele de Pascale ha annunciato l'aumento di Irpef, ticket, Irap e bolo auto. Pur considerando "condivisibili nei titoli e conformi a nostre rivendicazioni di lunga data" le priorità individuate dalla Regione, i sindacati affermano che sul piano delle entrate e della leva fiscale sarebbero serviti "approfondimenti tecnici e politici" e avvertono: "Per noi è fondamentale preservare i principi di equità e progressività del sistema, avendo cura che i costi e gli investimenti non gravino sulle tasche di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati che già sostengono oltre l'80% della fiscalità generale e faticano ad arrivare a fine mese. I soldi vanno presi prima di tutto dalle tasche di chi ne ha di più. Dobbiamo manifestare rammarico e delusione per una falsa partenza del confronto, sbagliata nel metodo e, nel merito, incompleta nei contenuti della proposta".