RIMINI: Migranti minori, avanza progetto di inserimento lavorativo
Un 17enne del Bangladesh, cresciuto in un villaggio povero e arrivato in Italia come minore non accompagnato, svolge ora un tirocinio nel campo della ristorazione a Rimini e spera in un contratto. È solo uno degli esempi di avvicinamento al lavoro reso possibile dal programma di inserimento lavorativo ‘Just in time’ messo a punto dal Comune per i minori stranieri non accompagnati accolti con il progetto Sai.
Un altro giovane, originario della Guinea e giunto in Italia per supportare la famiglia nel Paese d’origine, ha svolto un periodo formativo come operatore meccanico e ora ha un contratto di sei mesi presso un’azienda del posto. Nel frattempo perfeziona l’italiano a scuola.
Il progetto, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato in sinergia con l’associazione Zavatta, l’Enaip e l’IAL di Riccione, prevede corsi di formazione di sei mesi che comprendono lo studio dell’italiano e uno stage in azienda. I giovani, che puntano così a un inserimento lavorativo rapido, contano anche al supporto dei tutor del Sai e di coordinatori che collaborano con le realtà imprenditoriali locali.
Nel 2024, la città di Rimini ha accolto 37 minori stranieri non accompagnati. Tra questi, 30 hanno ottenuto un permesso di soggiorno per minore età, 1 ha la richiesta asilo e 6 hanno avuto accesso al prosieguo amministrativo, un permesso che consente ai ragazzi prossimi alla maggiore età di continuare il loro percorso di formazione e integrazione. Provengono dal Pakistan, dal Bangladesh e da altri Paesi asiatici, oltre che da Egitto, Kosovo e Africa subsahariana.
Quest’anno il progetto si amplierà con un corso per operatori nel settore della termoidraulica.
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