15 FEBBRAIO 2025

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15 FEBBRAIO 2025 - 11:49


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BOLOGNA: Post alluvione Anzola, “servono interventi strutturali” | VIDEO

Tra i torrenti Lavino e Ghironda, nel comune bolognese di Anzola dell’Emilia, c’è stato un nuovo sopralluogo del presidente Michele de Pascale e della sottosegretaria Rontini,  dal quale è emersa la necessità di interventi strutturali.

Una situazione sicuramente complessa quella di Anzola dell’Emilia nel bolognese il cui territorio è finito sott’acqua  in quei 19 e 20 ottobre del 2024 quando le piogge intense hanno provocato la rottura degli argini dei torrenti Lavino e Ghironda causando allagamenti diffusi. E proprio nel tratto di via Emilia tra questi torrenti del bacino del Reno si è svolto un nuovo sopralluogo da parte della Regione.

Presente al sopralluogo anche Paolo Iovino, sindaco di Anzola che ha illustrato la situazione durante l’alluvione di ottobre  e quanto poi successivamente è stato fatto.

Con tre interventi di somma urgenza da parte dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sono state ripristinate le condizioni originali degli argini dei due corsi d’acqua; seguiranno altri lavori di manutenzione straordinaria per migliorare l’officiosità idraulica del tratto tra Zola Predosa e la via Emilia.




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ROMAGNA: Maltempo sul Lamone, 200mm di pioggia ma gli argini tengono | VIDEO

La Romagna tira un sospiro di sollievo dopo tre giorni vissuti col fiato sospeso a causa delle abbondanti piogge. Ancora una volta la provincia di Ravenna è stata quella maggiormente in allarme mentre a Forlì i danni maggiori li hanno fatti le frane in collina.  200 mm di pioggia caduti in poche ore. Questa è la quantità di precipitazioni che si è riversata sul fiume Lamone tra venerdì e sabato, rendendolo ancora una volta il pericolo numero uno per il rischio di nuovi allagamenti. Questa volta, però, il corso d’acqua che attraversa Faenza e buona parte della provincia ravennate si è sfogato nelle campagne ed è rimasto entro gli argini una volta raggiunti i centri abitati. È successo anche a Traversara, dove la popolazione sta lentamente tornando nelle proprie case dopo l’ennesima evacuazione. Nessun allagamento, anche se la preoccupazione è stata molta. Passata l’emergenza nei fiumi, resta il timore per frane e smottamenti, soprattutto nelle colline del Forlivese. È stata riaperta al traffico la statale Bidentina, all’altezza di Corniolo, chiusa venerdì dopo che tre frane si erano riversate sulla carreggiata. Si tratta di una soluzione temporanea, spiegano dalla Provincia, in attesa di una messa in sicurezza definitiva. Insomma, l’ennesima ondata di maltempo è passata senza troppi danni. “La situazione è rimasta sotto controllo” ha dichiarato in un comunicato il presidente della Regione, De Pascale, rivendicando i 300 cantieri completati per la messa in sicurezza dopo l’alluvione del maggio 2023, definito “uno spartiacque che ha riportato in cima alle priorità la sicurezza territoriale e il contrasto al dissesto idrogeologico”. “Tuttavia, gli eventi climatici impongono un’accelerazione e non si può più tergiversare” replica il comitato degli alluvionati di Forlì, che chiede con forza l’avvio dei piani speciali per la messa in sicurezza e la realizzazione delle grandi opere, bloccati da oltre un anno nel rimpallo di responsabilità tra Regione, Governo e struttura commissariale.