13 FEBBRAIO 2025

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13 FEBBRAIO 2025 - 09:25


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CESENA: Pulizia del fiume gratis, paga il reality sui boscaioli | VIDEO

Ruspe ancora al lavoro a Cesena per rimuovere i detriti che si accumulano sotto il Ponte Nuovo ad ogni piena del fiume. Questa volta però i costi sono pagati da una trasmissione televisiva.

Il Ponte Nuovo a Cesena resta un osservato speciale, almeno dal 2019, quando la piena del fiume Savio era arrivata a pochi millimetri dagli argini, per non parlare del disastro del maggio 2023. Oggi, come allora, a destare maggiore preoccupazione sono i tronchi che arrivano dal fiume e si incastrano tra le colonne del ponte, creando una vera e propria diga. È il motivo per cui, anche diversi mesi dopo l’ultima grande piena del Savio, proseguono i lavori di rimozione dei detriti accumulati dalla corrente.

Questa volta, però, non ci sono solo gli abitanti della zona ad assistere al cantiere, bensì anche la troupe di una trasmissione televisiva. Si tratta di Undercut, una serie in onda sul canale Dmax che segue le attività di un gruppo di boscaioli specializzati nel recupero della legna.

L’intervento di pulizia del letto del fiume a Cesena è già stato effettuato diverse volte nel corso degli anni, ma questa volta sarà a costo zero per le casse comunali. Sarà infatti pagato dalla casa di produzione in cambio della possibilità di effettuare le riprese. Il costo dell’operazione è di 12mila euro.

Non si tratta, però, di un intervento risolutivo: per scongiurare un nuovo blocco di legna sarebbero necessari lavori strutturali molto più impegnativi sul ponte stesso. È la richiesta fatta dal sindaco Lattuca al nuovo commissario all’alluvione, Curcio, con il quale pochi giorni fa si è parlato della possibilità di ricostruire il ponte, alzandolo di livello e liberando quindi più spazio per il passaggio dei detriti.

Un'operazione complessa che, tuttavia, è ancora molto lontana dal vedere la luce.




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BOLOGNA: Sindacati, “rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata” | VIDEO

In occasione dello sciopero nazionale, le categorie della sanità di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato davanti la regione Emilia Romagna a Bologna: al centro il rinnovo contrattuale per gli operatori del settore. Sindacati in protesta davanti la sede della regione Emilia Romagna in occasione della giornata di sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata e delle rsa. Dopo il fallimento del tentativo di conciliazione, le associazioni datoriali private AIOP e ARIS non hanno fatto alcun passo in avanti nelle trattative per il rinnovo contrattuale alla garanzia di una copertura integrale dei costi da parte di Ministero e Regioni. Un silenzio assordante e una posizione inaccettabile, secondo i sindacati, che auspicano un aiuto dalla regione, per quei 10 mila professionisti del settore senza contratto da 6 e 13 anni. I sindacati: "“Il lavoro svolto nelle strutture sanitarie private accreditate è a tutti gli effetti un serviziopubblico che integra il Servizio Sanitario Nazionale, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Per questo chiediamo regole chiare e vincolanti per l’accreditamento: chi riceve fondi pubblici deve garantire salari dignitosi, il rispetto dei diritti e dotazioni organiche adeguate, esattamente come avviene nella sanità pubblica. Per questo chiederemo alla Regione Emilia Romagna di fare la sua parte per inserire il criterio dell' obbligo di rinnovo del contratto per mantenere gli accreditamenti , chiedendo il vincolo attraverso la Conferenza delle Regioni, congiuntamente al Ministero della Salute per fermare quella che è una corsa al ribasso dei costi che le aziende esercitano sulla pelle viva delle lavoratrici e deilavoratori. Non permetteremo che il diritto al contratto resti ostaggio di logiche economiche che scaricano il rischio d’impresa sui lavoratori e sulla collettività”, proseguono Bonaccini, Uccellatori, Palmarini.