ROMAGNA: Agnes, eolico ancora bloccato, “Manca la legge sulle aste” | VIDEO
Mentre il Governo da il via libera alle nuove trivellazioni in mare, il progetto dell’eolico al largo dell’Adriatico è ancora fermo al palo. Il nodo è quello del prezzo delle aste per l’energia.
“Stiamo cercando di capire che cosa fa il governo, cosa vuole fare. Diciamo che, al momento, tutto è un po’ in stallo.”
Da una parte, le nuove licenze concesse dal Governo per tornare a trivellare i giacimenti di gas al largo dell’Adriatico. Dall’altra, il più grande hub energetico per le rinnovabili del Mediterraneo, che dovrebbe sorgere al largo delle coste ravennati ma che da anni si trova in una fase di blocco. È il progetto Agnes: due parchi eolici posizionati a 12 miglia dalla costa, insieme a un impianto solare galleggiante, capaci di produrre energia pulita per circa 500 mila famiglie. Tutto però è fermo, bloccato dalla burocrazia romana.
Il nodo principale riguarda le aste per la produzione di energia, il cui prezzo di partenza deve essere fissato dal Governo. Il Ministero dell’Ambiente sta lavorando a una legge per differenziare le fasce di prezzo tra gli impianti offshore con pale fissate al fondale — come Agnes — e quelli galleggianti, la cui installazione è più costosa. Fino a quando non verrà presa una decisione, non si può procedere.
“La troviamo una situazione abbastanza assurda – spiega l’amministratore delegato di Agnes, Alberto Bernabini – perché, su 133 progetti, solo due sono fissi. Dover cambiare la legge per quei due, che probabilmente sono anche un po’ più competitivi degli altri, e che per di più si trovano entrambi in Emilia-Romagna, ci sembra una cosa davvero assurda.”
Il risultato è che il progetto, già approvato definitivamente a luglio 2024, non può andare avanti. Tutto si è fermato a causa dell’indecisione del Governo, pronto a dare il via libera allo sfruttamento dei giacimenti di gas ma molto più esitante quando si tratta di rinnovabili.
“Si potrebbe ancora riuscire a rientrare nella famosa scadenza del 2030, quella in cui la Regione Emilia-Romagna deve raggiungere 6,3 gigawatt di rinnovabili. Ma più tempo si perde, più diventa difficile,” conclude Bernabini.
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