17 OTTOBRE 2025

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17 OTTOBRE 2025 - 11:35


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MARZABOTTO: Risarcimento di 50 mln a familiari vittime eccidio

La Corte d'Appello di Bologna ha confermato la condanna in primo grado della Germania al pagamento di circa 50 milioni di euro ai familiari delle vittime dell'eccidio di Monte Sole, frazione di Marzabotto (Bologna). La sentenza del 2022 per la strage nazista sull'Appennino bolognese che, tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, tolse la vita a 770 abitanti nei Comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno ha stabilito che l'eccidio mise in atto un preciso piano criminale del Terzo Reich, piano diretto dal Feldmaresciallo Albert Kesselring. Tra le vittime, 392 donne, 132 anziani e 217 bambini.
"La sentenza della Corte di Appello di Bologna sulla strage di Marzabotto - commenta il parlamentare del Pd, Andrea De Maria -, ha confermato la quantificazione del risarcimento che spetta ai familiari delle vittime dell'eccidio nazifascista di Marzabotto. Una sentenza importante. Che conferma un diritto dei familiari delle vittime delle stragi compiute in Italia fra il 1943 e il 1945. Un modo di rendere omaggio alla Memoria dei caduti e affermare un principio di grande valore sulla responsabilità degli stati nei crimini di guerra".
"Sono risarcimenti - spiega il deputato dem - il cui pagamento spetterebbe alla Germania e rispetto ai quali è stato istituito in Italia un fondo nazionale dal governo Draghi. Numerosi familiari delle vittime della strage di Marzabotto hanno già assunto tutte le iniziative di loro competenza. Ora devono essere erogati materialmente i risarcimenti. Come ho già fatto in passato intendo assumere iniziative parlamentari per sollecitare in merito il governo".




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.