EMILIA-ROMAGNA: INPS, cresce il Pil regionale e aumenta l’occupazione giovanile | VIDEO
A Bologna, nella sede del Tecnopolo DAMA, è stato presentato il rendiconto sociale 2024 dell’Inps regionale: al centro il quadro della situazione dei diversi settori, l’occupazione e il futuro dei giovani.
Un aumento del Pil regionale in linea con gli anni precedenti. E’ quanto emerge dal rendiconto sociale del 2024 dell’Inps dell’Emilia Romagna. La regione si colloca nel gruppo di testa tra quelle che trainano il Paese insieme a Lombardia, Veneto e Lazio producendo più del 50% del Pil. Un quadro che risente della situazione geopolitica internazionale: difficoltà nel settore dell’automobile ma bene i settori dell’agroalimentare, turistico e commerciale; resta il problema del gender gap nel lavoro. Aumenta di circa il 90% l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e cresce il tasso di occupazione giovanile che si attesta al 41,9%. Resta il tema del futuro previdenziale dei giovani e quello dell’allargamento dei soggetti che devono versare i contributi, che, secondo il Vicepresidente della regione Colla, potrebbe generare un problema demografico.
Mauro Chiarini, Presidente del Comitato Regionale INPS: "Registriamo che l'economia emiliano-romagnola, il PIL, sono confortanti; tuttavia, ci devono indurre a riflettere e i dati del nostro Rendiconto Sociale ci suggeriscono la necessità di investire ulteriormente sul futuro in diversi settori, a partire da quelli per noi fondamentali, quelli ad alto valore aggiunto, per avere prodotti e servizi di qualità, oppure per recuperare dove abbiamo perso posizioni di mercato, in modo tale da accrescere anche l'occupazione di qualità. Anche il lavoro di bassa qualifica è utile, ma va contenuto a dimensioni fisiologiche. Più ricerca, più innovazione per cogliere nuove opportunità. Accanto alla qualità dei prodotti e dei servizi vi deve essere la qualità dei contratti di lavoro, con retribuzioni più "europee", ovvero più alte, iniziando a colmare il divario uomo-donna, con più donne occupate, e dare uno sbocco alla voglia dei giovani (femmine e maschi) di misurarsi nel mondo del lavoro, di realizzarsi nel proprio cammino di vita in un'ltalia che guarda al futuro con fiducia, che riconosce il valore di un patto sociale tra generazioni e aiuta, attraverso lo stato sociale, chi ha necessità reali. Questo sarebbe anche il modo migliore di avere un sistema pensionistico che si mantiene da se, senza invenzioni estemporanee".
ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ