EMILIA ROMAGNA: Uno Bianca, al via il progetto Regione-associazione vittime
In regione Emilia Romagna ha preso il via un progetto dedicato al ricordo delle vittime della uno bianca: tante iniziative a partire dai prossimi mesi, partendo dal 13 ottobre, la data in cui si celebra la giornata in ricordo delle vittime della Uno Bianca.
“Uno Bianca per chi l’ha vista. Una storia per chi non c’era” è il progetto creato a seguito della firma del protocollo sottoscritto dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna con l’Associazione Vittime della Uno Bianca. Un calendario ricco di eventi a Bologna tra novembre e gennaio, con quattro mostre, dieci incontri e un sito web, dedicati al racconto di quegli anni.
Un progetto finalizzato a realizzare insieme, a partire dalle scuole, iniziative per mantenere viva la memoria delle vittime, per quella che tra il 1987 e il 1994, con 23 morti, 114 feriti e 102 azioni criminali, viene considerata come la strage più diffusa sul territorio e più duratura nel tempo che la storia della Repubblica ricordi.
“L’Assemblea legislativa ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’associazione che riunisce i familiari delle vittime per realizzare insieme, a partire dalle scuole, iniziative per mantenere viva la memoria delle vittime della banda della Uno Bianca, promuovendo la conoscenza storica dei crimini commessi e delle vicende giudiziarie e umane ad essi connesse. Confermiamo così il nostro impegno nel promuovere la cultura della memoria e nel sostenere percorsi di consapevolezza civile, in linea con i valori democratici e con la missione istituzionale della Regione Emilia-Romagna” ha spiegato il presidente Fabbri. “Gli eventi che presentiamo oggi servono a trasmettere alle nuove generazioni un senso civico e di cittadinanza attiva attraverso la memoria degli avvenimenti e delle vittime”.
“Quest’anno la nostra associazione compie trent’anni” ha raccontato Capolungo. “A che scopo portarne avanti le attività? Nessun dubbio: la vicenda della ‘Uno bianca’ presenta aspetti talmente terribili, inquietanti e oscuri che vale la pena combattere ancora e ricordare. Le mostre e gli incontri che stiamo organizzando a Bologna servono proprio a rammentare quanto quella catena di delitti abbia segnato non solo chi è stato colpito come noi, ma tutta l’area metropolitana bolognese, terrorizzandola. Ma soprattutto vogliamo che i giovani, che inevitabilmente poco o nulla ne sanno, possano esserne correttamente informati e colpiti.
“Il progetto Uno Bianca è una chiamata alla memoria dal punto vista della società civile” ha dichiarato Matrone. “É un’indagine storica sulla reazione, sullo sgomento, sull’emozione, sullo sdegno e sull’impegno dei cittadini davanti ai tragici episodi criminali accaduti tra il 1987 e il 1994 (sette anni e mezzo di terrore) e ai loro responsabili quasi tutti uomini delle forze di polizia. È un invito per chi ha vissuto quel periodo, e per chi non c’era, a non dimenticare affinché fatti del genere non accadano mai più.”
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