31 GENNAIO 2025

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31 GENNAIO 2025 - 14:53


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FORLI’ Cittadini chiamati a eleggere i comitati di quartiere | VIDEO

Il Comune di Forlì è suddiviso ai 21 comitati di quartiere, un organismo riconosciuto dall'amministrazione e che svolge attività volontaria. Uno strumento importante quindi per la gestione del territorio. Tra i ruoli del comitato stanno la promozione delle attività, iniziative ed eventi insieme ad associazioni e gruppi, far conoscere i servizi e le opportunità offerte dal Comune, presentare richieste e proposte di interesse per la comunità e segnalare esigenze, promuovere collaborazioni e la partecipazione civica.Il prossimo 30 marzo quindi la cittadinanza sarà invitata a eleggere i 171 consiglieri che andranno a comporre il comitato.

“Pensate che con la rete dei comitati di quartiere ogni Natale vengono consegnati oltre mille panettoni a persone anziane e sole. (0:51) Quindi voi capite che ricchezza costituisce questa presenza. Ricordo però a tutti i cittadini che ci si può candidare autonomamente, non sono come altre elezioni dove servono liste o partiti. Ogni cittadino può presentare la sua candidatura e lo può fare entro le ore 12 del 28 febbraio. I moduli si trovano in Comune, nel sito del Comune via la modulistica”.

“Chi si può candidare? Chi è residente nel quartiere o chi nel quartiere ha un centro di interesse conclamato, riconosciuto, un negozio, l'attività lavorativa, professionale. Bisogna avere ovviamente 18 anni per candidarsi mentre per andare a votare basta avere 16 anni. Quindi l'invito a tutti i forlivesi candidatevi, partecipate e poi andate anche a votare in tanti il 30 marzo perché quella dei comitati di quartiere è una grande ricchezza per Forlì per creare una città sempre più coesa,) partecipata e quindi attenta ai bisogni di tutti e pronta a raccogliere al meglio le sfide del presente e del futuro” ha spiegato il vicesindaco di Forlì Vincenzo Bongiorno




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ROMAGNA: Maltempo sul Lamone, 200mm di pioggia ma gli argini tengono | VIDEO

La Romagna tira un sospiro di sollievo dopo tre giorni vissuti col fiato sospeso a causa delle abbondanti piogge. Ancora una volta la provincia di Ravenna è stata quella maggiormente in allarme mentre a Forlì i danni maggiori li hanno fatti le frane in collina.  200 mm di pioggia caduti in poche ore. Questa è la quantità di precipitazioni che si è riversata sul fiume Lamone tra venerdì e sabato, rendendolo ancora una volta il pericolo numero uno per il rischio di nuovi allagamenti. Questa volta, però, il corso d’acqua che attraversa Faenza e buona parte della provincia ravennate si è sfogato nelle campagne ed è rimasto entro gli argini una volta raggiunti i centri abitati. È successo anche a Traversara, dove la popolazione sta lentamente tornando nelle proprie case dopo l’ennesima evacuazione. Nessun allagamento, anche se la preoccupazione è stata molta. Passata l’emergenza nei fiumi, resta il timore per frane e smottamenti, soprattutto nelle colline del Forlivese. È stata riaperta al traffico la statale Bidentina, all’altezza di Corniolo, chiusa venerdì dopo che tre frane si erano riversate sulla carreggiata. Si tratta di una soluzione temporanea, spiegano dalla Provincia, in attesa di una messa in sicurezza definitiva. Insomma, l’ennesima ondata di maltempo è passata senza troppi danni. “La situazione è rimasta sotto controllo” ha dichiarato in un comunicato il presidente della Regione, De Pascale, rivendicando i 300 cantieri completati per la messa in sicurezza dopo l’alluvione del maggio 2023, definito “uno spartiacque che ha riportato in cima alle priorità la sicurezza territoriale e il contrasto al dissesto idrogeologico”. “Tuttavia, gli eventi climatici impongono un’accelerazione e non si può più tergiversare” replica il comitato degli alluvionati di Forlì, che chiede con forza l’avvio dei piani speciali per la messa in sicurezza e la realizzazione delle grandi opere, bloccati da oltre un anno nel rimpallo di responsabilità tra Regione, Governo e struttura commissariale.