28 GENNAIO 2025

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28 GENNAIO 2025 - 08:19


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ROMAGNA: La Scuola per Pastori delle Foreste Casentinesi, accoglie nuovi allievi | VIDEO

Aspiranti pastori cercansi.  Anche quest’anno torna, per la terza edizione, la ShepherdSchool, ossia, la Scuola per pastori e allevatori. L'obiettivo è quello di formare nuovi professionisti, promuovendo il pastoralismo nelle aree rurali e montane; contribuendo a contrastare lo scarso ricambio generazionale che affligge questo settore. La Scuola, che prevede una partecipazione completamente gratuita, rientra tra le attività di conservazione previste nel progetto LIFE20 LIFE ShepForBio e mira al miglioramento dello stato di conservazione di tre habitat di prateria riconosciuti di importanza naturalistica dall’Unione Europea. Le iscrizioni per questa edizione, rimarranno aperte fino al 15 febbraio. Dei quindici pastori formati nei primi due anni di attività, cinque hanno avviato la loro azienda, due hanno aperto il codice stalla, una risulta dipendente presso un’azienda zootecnica mentre altri tre, che erano già operativi, hanno incrementato e migliorato la loro attività. Il corso, aperto a 8 aspiranti pastori, si articola in una prima parte teorica, della durata di 23 giorni, con lezioni in classe e visite alle aziende del territorio, a cui seguirà una parte di stage pratico di trenta giorni.  Durante questo periodo, gli studenti saranno ospitati nelle aziende e affiancheranno i pastori e gli allevatori in tutte le loro attività. Le lezioni si terranno al centro di formazione di Officine Capodarno a Pratovecchio Stia e nei centri visita del parco nazionale delle Foreste Casentinesi e saranno realizzate da docenti esperti.

Tutte le informazioni su date, attività e argomenti: https://dream-italia-euprj.eu/wp-content/uploads/2024/12/scuola-pastori-2025.pdf

 




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ROMAGNA: Maltempo sul Lamone, 200mm di pioggia ma gli argini tengono | VIDEO

La Romagna tira un sospiro di sollievo dopo tre giorni vissuti col fiato sospeso a causa delle abbondanti piogge. Ancora una volta la provincia di Ravenna è stata quella maggiormente in allarme mentre a Forlì i danni maggiori li hanno fatti le frane in collina.  200 mm di pioggia caduti in poche ore. Questa è la quantità di precipitazioni che si è riversata sul fiume Lamone tra venerdì e sabato, rendendolo ancora una volta il pericolo numero uno per il rischio di nuovi allagamenti. Questa volta, però, il corso d’acqua che attraversa Faenza e buona parte della provincia ravennate si è sfogato nelle campagne ed è rimasto entro gli argini una volta raggiunti i centri abitati. È successo anche a Traversara, dove la popolazione sta lentamente tornando nelle proprie case dopo l’ennesima evacuazione. Nessun allagamento, anche se la preoccupazione è stata molta. Passata l’emergenza nei fiumi, resta il timore per frane e smottamenti, soprattutto nelle colline del Forlivese. È stata riaperta al traffico la statale Bidentina, all’altezza di Corniolo, chiusa venerdì dopo che tre frane si erano riversate sulla carreggiata. Si tratta di una soluzione temporanea, spiegano dalla Provincia, in attesa di una messa in sicurezza definitiva. Insomma, l’ennesima ondata di maltempo è passata senza troppi danni. “La situazione è rimasta sotto controllo” ha dichiarato in un comunicato il presidente della Regione, De Pascale, rivendicando i 300 cantieri completati per la messa in sicurezza dopo l’alluvione del maggio 2023, definito “uno spartiacque che ha riportato in cima alle priorità la sicurezza territoriale e il contrasto al dissesto idrogeologico”. “Tuttavia, gli eventi climatici impongono un’accelerazione e non si può più tergiversare” replica il comitato degli alluvionati di Forlì, che chiede con forza l’avvio dei piani speciali per la messa in sicurezza e la realizzazione delle grandi opere, bloccati da oltre un anno nel rimpallo di responsabilità tra Regione, Governo e struttura commissariale.