27 GENNAIO 2025

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27 GENNAIO 2025 - 16:14


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EMILIA-ROMAGNA: Maltempo, l'allerta meteo diventa arancione, forti piogge in arrivo

In Emilia-Romagna è stata diramata un’allerta meteo arancione valida dalla mezzanotte di oggi fino alla stessa ora di domani per piene dei fiumi e frane in buona parte del territorio regionale. Oggi è in vigore un’allerta gialla. Per la giornata di domani sono previste ancora precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio o temporale lungo la fascia appenninica, che possono generare diffusi ruscellamenti lungo i versanti, fenomeni franosi e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua, con possibili superamenti della soglia 2 nel settore centro-occidentale e della soglia 1 nel settore centro-orientale. Non si escludono localizzati raggiungimenti della soglia 3, più probabili sul settore centro-occidentale e della soglia 2 nel settore centro-orientale. Sono previsti venti sud-occidentali di burrasca forte (75-88 Km/h) lungo la fascia appenninica e la pianura centro-orientale, con possibili raffiche di intensità superiore nella zona di crinale. Nelle altre zone di pianura sono previsti venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da sud-ovest.




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EMILIA-ROMAGNA: Sanità, i sindacati, "sorpresi dal mancato confronto"

"Siamo sorpresi dalla conferenza stampa della Regione sulla manovra 2025, una uscita che giudichiamo sbagliata e irrispettosa di un confronto con le parti sociali, mai iniziato, che si profilava molto delicato, soprattutto nel momento in cui per finalità anche condivisibili si finisce per mettere le mani nelle tasche dei cittadini". Lo scrivono Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna in una nota unitaria, all'indomani della conferenza stampa in cui il governatore Michele de Pascale ha annunciato l'aumento di Irpef, ticket, Irap e bolo auto. Pur considerando "condivisibili nei titoli e conformi a nostre rivendicazioni di lunga data" le priorità individuate dalla Regione, i sindacati affermano che sul piano delle entrate e della leva fiscale sarebbero serviti "approfondimenti tecnici e politici" e avvertono: "Per noi è fondamentale preservare i principi di equità e progressività del sistema, avendo cura che i costi e gli investimenti non gravino sulle tasche di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati che già sostengono oltre l'80% della fiscalità generale e faticano ad arrivare a fine mese. I soldi vanno presi prima di tutto dalle tasche di chi ne ha di più. Dobbiamo manifestare rammarico e delusione per una falsa partenza del confronto, sbagliata nel metodo e, nel merito, incompleta nei contenuti della proposta".