23 GENNAIO 2025

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23 GENNAIO 2025 - 11:52


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EMILIA-ROMGNA: Alluvione ottobre 2024, pronti i primi contributi | VIDEO

Arriva una buona notizia per le imprese e famiglie danneggiate dall’alluvione di ottobre 2024, il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha firmato l’ordinanza che stanzia le prime risorse.

Il presidente de Pascale, ha firmato l’intesa all’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile per gli interventi straordinari legati all’alluvione di ottobre 2024, lo ha annunciato durante la riunione con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha visto la partecipazione per la prima volta del commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, Fabrizio Curcio.

In base alla nuova ordinanza potranno essere erogati fino a 5mila euro di contributi alle famiglie (10mila euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20mila euro di contributi alle imprese e ai professionisti danneggiati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nell’ottobre scorso.

La domanda di contributo potrà essere presentata tramite i sindaci dei comuni colpiti da parte delle famiglie, oppure tramite la Regione Emilia-Romagna per le imprese.

Il contributo verrà erogato in due fasi: acconto e saldo. Le domande di acconto devono essere presentate entro il 30 giugno 2025.

E allora c’è, in qualche modo, questa accelerazione alla ricostruzione post-alluvione, il cambio di passo tanto voluto e annunciato sia dal Presidente de Pascale che dal Commissario Curcio.




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"Siamo sorpresi dalla conferenza stampa della Regione sulla manovra 2025, una uscita che giudichiamo sbagliata e irrispettosa di un confronto con le parti sociali, mai iniziato, che si profilava molto delicato, soprattutto nel momento in cui per finalità anche condivisibili si finisce per mettere le mani nelle tasche dei cittadini". Lo scrivono Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna in una nota unitaria, all'indomani della conferenza stampa in cui il governatore Michele de Pascale ha annunciato l'aumento di Irpef, ticket, Irap e bolo auto. Pur considerando "condivisibili nei titoli e conformi a nostre rivendicazioni di lunga data" le priorità individuate dalla Regione, i sindacati affermano che sul piano delle entrate e della leva fiscale sarebbero serviti "approfondimenti tecnici e politici" e avvertono: "Per noi è fondamentale preservare i principi di equità e progressività del sistema, avendo cura che i costi e gli investimenti non gravino sulle tasche di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati che già sostengono oltre l'80% della fiscalità generale e faticano ad arrivare a fine mese. I soldi vanno presi prima di tutto dalle tasche di chi ne ha di più. Dobbiamo manifestare rammarico e delusione per una falsa partenza del confronto, sbagliata nel metodo e, nel merito, incompleta nei contenuti della proposta".