15 GENNAIO 2025

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15 GENNAIO 2025 - 17:37


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ROMAGNA: Sindacato, 'boom di dimissioni' all'Ausl Romagna nel 2024

Carichi di lavoro insostenibili, ferie non godute e mancata valorizzazione professionale sono soltanto alcune delle cause alla base del boom di dimissioni registrate, nel 2024, all'Ausl Romagna. E' quanto denuncia il sindacato Fials Emilia-Romagna secondo cui sono state 255 le dimissioni nell'anno appena trascorso: un dato in aumento rispetto alle 216 relative all'anno 2023. Un fenomeno, a giudizio della sigla sindacale, che interessa tutti i nosocomi presenti nelle province romagnole: Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini.

"I numeri - osserva Alfredo Sepe, segretario regionale della Fials Emilia-Romagna - sono drammatici: le Aziende devono attenzionare la situazione e trovare le soluzioni più adeguate. Va assolutamente migliorata la gestione del personale, accrescendo dunque il benessere dei lavoratori ed aumentando l'appetibilità del sistema stesso. In maniera tale da attrarre nuovi professionisti. Le criticità, ricordo, riguardano tutti - aggiunge Sepe -: dagli infermieri al personale amministrativo e tecnico, passando per gli Oss. Il sistema sanitario è in crisi e le aziende, in questo caso l'Ausl Romagna, hanno il dovere di risollevarlo. L'emergenza dimissioni - conclude il sindacalista - può e deve essere affrontata per salvaguardare il Servizio Sanitario Nazionale garantendo assistenza ai cittadini. Un focus va, dunque, puntato sulle possibili soluzioni per arginare il suddetto fenomeno".




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EMILIA-ROMAGNA: Sanità, i sindacati, "sorpresi dal mancato confronto"

"Siamo sorpresi dalla conferenza stampa della Regione sulla manovra 2025, una uscita che giudichiamo sbagliata e irrispettosa di un confronto con le parti sociali, mai iniziato, che si profilava molto delicato, soprattutto nel momento in cui per finalità anche condivisibili si finisce per mettere le mani nelle tasche dei cittadini". Lo scrivono Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna in una nota unitaria, all'indomani della conferenza stampa in cui il governatore Michele de Pascale ha annunciato l'aumento di Irpef, ticket, Irap e bolo auto. Pur considerando "condivisibili nei titoli e conformi a nostre rivendicazioni di lunga data" le priorità individuate dalla Regione, i sindacati affermano che sul piano delle entrate e della leva fiscale sarebbero serviti "approfondimenti tecnici e politici" e avvertono: "Per noi è fondamentale preservare i principi di equità e progressività del sistema, avendo cura che i costi e gli investimenti non gravino sulle tasche di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati che già sostengono oltre l'80% della fiscalità generale e faticano ad arrivare a fine mese. I soldi vanno presi prima di tutto dalle tasche di chi ne ha di più. Dobbiamo manifestare rammarico e delusione per una falsa partenza del confronto, sbagliata nel metodo e, nel merito, incompleta nei contenuti della proposta".