ROMAGNA: Sindacato, 'boom di dimissioni' all'Ausl Romagna nel 2024
Carichi di lavoro insostenibili, ferie non godute e mancata valorizzazione professionale sono soltanto alcune delle cause alla base del boom di dimissioni registrate, nel 2024, all'Ausl Romagna. E' quanto denuncia il sindacato Fials Emilia-Romagna secondo cui sono state 255 le dimissioni nell'anno appena trascorso: un dato in aumento rispetto alle 216 relative all'anno 2023. Un fenomeno, a giudizio della sigla sindacale, che interessa tutti i nosocomi presenti nelle province romagnole: Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini.
"I numeri - osserva Alfredo Sepe, segretario regionale della Fials Emilia-Romagna - sono drammatici: le Aziende devono attenzionare la situazione e trovare le soluzioni più adeguate. Va assolutamente migliorata la gestione del personale, accrescendo dunque il benessere dei lavoratori ed aumentando l'appetibilità del sistema stesso. In maniera tale da attrarre nuovi professionisti. Le criticità, ricordo, riguardano tutti - aggiunge Sepe -: dagli infermieri al personale amministrativo e tecnico, passando per gli Oss. Il sistema sanitario è in crisi e le aziende, in questo caso l'Ausl Romagna, hanno il dovere di risollevarlo. L'emergenza dimissioni - conclude il sindacalista - può e deve essere affrontata per salvaguardare il Servizio Sanitario Nazionale garantendo assistenza ai cittadini. Un focus va, dunque, puntato sulle possibili soluzioni per arginare il suddetto fenomeno".
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