4 SETTEMBRE 2024

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4 SETTEMBRE 2024 - 13:18


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RIMINI: Azzerato il contributo affitti, sindacati, “emergenza sociale” | VIDEO

Emergenza abitativa a Rimini dove i sindacati denunciano gli effetti dell’azzeramento del fondo nazionale per gli affitti. Eppure, in base agli ultimi dati disponibili, in provincia sono presenti 13 mila alloggi sfitti. 

 

Azzeramento del Fondo nazionale per l’affitto a sostegno dei nuclei familiari più poveri e in condizioni di disagio abitativo. È quanto denunciano Cgil Rimini, il suo sindacato aderente dedicato ai pensionati Spi e il Sunia, il sindacato degli inquilini. Nel solo territorio riminese le domande per ottenere il contributo erano state circa seimila nel 2022. 

In assenza di qualsiasi contributo statale – specificano i sindacalisti – le domande possono contare solo sul Fondo regionale per gli affitti che ammonta a 10 milioni di euro. Ma questo – precisano i sindacalisti – non basterà. 

In provincia di Rimini, secondo il Rapporto Caritas 2022 sulle povertà, ci sono circa 13.000 alloggi sfitti. Eppure il territorio vive una grave emergenza abitativa. 

"I requisiti per ottenere il contributo affitto saranno più restrittivi, considerando che il valore Isee per accesso al contributo stesso sarà di otto mila euro e ciò comporterà una drastica riduzione del numero dei nuclei famigliari che potranno accedere al contributo, finanziato esclusivamente – evidenziano i sindacalisti – solo dal Fondo regionale". 




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FORLI': Violente grandinate colpiscono la provincia, Coldiretti segnala gravi danni alle colture

Nella giornata di martedì un’ondata di maltempo ha investito la provincia di Forlì-Cesena, con temporali intensi e grandinate particolarmente violente. Le zone più colpite includono Forlì, Villanova, Castiglione, Petrignone, Villagrappa, Rovere e Castrocaro Terme – Terra del Sole. In queste aree, la grandine ha causato danni significativi alle colture frutticole e seminative, compromettendo gravemente la produzione agricola locale. Francesco Pini, segretario di Coldiretti per la zona di Forlì e Meldola, ha dichiarato: “Le nostre campagne sono state investite da un evento violento e improvviso. Le colture frutticole, come pesche, albicocche e ciliegie, erano in piena fioritura e sono state duramente colpite. Anche i seminativi, come grano e orzo, che stavano entrando in una fase critica di sviluppo, hanno subito danni significativi. In alcune aziende si stima una perdita che supera il 60% della produzione, un colpo durissimo per il settore agricolo locale.” Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena, ha sottolineato: “Questi eventi atmosferici estremi mettono a dura prova la resilienza dei nostri agricoltori. È fondamentale che le istituzioni comprendano la gravità della situazione e intervengano con misure concrete a sostegno del comparto agricolo, che rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia locale.” Alessandro Corsini, direttore di Coldiretti Forlì-Cesena, ha aggiunto: “La frequenza e l’intensità di questi fenomeni atmosferici stanno aumentando, rendendo sempre più difficile per gli agricoltori proteggere le proprie colture. È necessario investire in strumenti di prevenzione e supporto per garantire la sostenibilità del settore agricolo nel nostro territorio.” Le grandinate di questo periodo sono il risultato di specifiche condizioni atmosferiche tipiche della primavera. In questa stagione, l’aria è generalmente più fresca rispetto alla tarda primavera o all’estate, il che porta a una formazione delle nubi temporalesche a quote più basse. Questo permette ai chicchi di grandine, anche se di dimensioni ridotte, di raggiungere il suolo senza sciogliersi completamente. Inoltre, la presenza di aria secca sotto la base delle nubi intensifica le correnti discendenti, accelerando la caduta della grandine e favorendo accumuli al suolo. Di fronte a questa emergenza, Coldiretti Forlì-Cesena chiede l’attivazione immediata delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità e l’adozione di misure straordinarie di sostegno economico per le aziende agricole colpite. È fondamentale che le istituzioni intervengano tempestivamente per supportare gli agricoltori in questa difficile situazione. Questi episodi di maltempo confermano la necessità di strategie di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici per tutelare il comparto agricolo. L’aumento della frequenza di eventi estremi, come grandinate, nubifragi e gelate fuori stagione, rappresenta una minaccia concreta per gli agricoltori, che vedono compromessi i loro raccolti e il proprio lavoro. È indispensabile investire in sistemi di protezione attiva e fornire un maggiore supporto per l’adozione di pratiche agricole resilienti.