ROMAGNA: Stagione balneare finita, “norme sul salvataggio da rivedere” | VIDEO
Una stagione balneare chiusa anticipatamente in Riviera a seguito della recente normativa che rivede l’obbligo di salvataggio. Nel Riminese in particolare, Comuni, bagnini e albergatori lamentano il danno d’immagine e chiedono un dietrofront.
Alla faccia della destagionalizzazione e del mare tutto l’anno. Nonostante sia tornato il bel tempo sulla riviera, la cartolina che la Romagna sta regalando ai turisti settembrini pare ambientata a novembre. Gli stabilimenti hanno già chiuso, le saracinesche di molti locali sul mare sono abbassate, i paletti degli ombrelloni sfilati e i lettini lavati e chiusi a chiave nei depositi.
La polemica è infiammata soprattutto in provincia di Rimini dove le amministrazioni rivierasche, i bagnini e gli albergatori hanno fatto fronte comune contro la recente ordinanza ministeriale, recepita dalle Capitanerie di porto, che obbliga l’operatività del servizio di salvamento anche dopo il 22 settembre.
I balneari non hanno voluto saperne di pagare un servizio che a fine settembre ritengono impossibile da sostenere economicamente per il minor volume di bagnanti, e il risultato è stata una inedita serrata.
Se un tempo lettini e ombrelloni venivano messi a disposizione dei clienti nei weekend di fine settembre, inizio ottobre, quest’anno la Riviera ha chiuso i battenti anzi tempo dopo una stagione sottotono per le molte sfide: il maltempo di giugno, l’inflazione, la mucillagine e da ultimo la recente alluvione.
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