10 SETTEMBRE 2024

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10 SETTEMBRE 2024 - 18:43


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CERVIA: Ex Farmografica acquisita da Focaccia Group | FOTO

La ex Farmografica di Cervia, nel Ravennate finisce in portafoglio al Focaccia Group che rileva dalla società austriaca Mayer-Melnhof Packaging la storica azienda romagnola: il passaggio di proprietà - spiega la Regione Emilia-Romagna - è previsto entro il 30 settembre. Ieri la costituzione della nuova società ribattezzata Agr Packaging-Arti Grafiche Romagnole e oggi l'incontro a Bologna tra la stessa Regione, il Prefetto di Ravenna, il Comune di Cervia, le organizzazioni sindacali, manager italiani di Mayer-Melnhof Packaging e l'amministratore delegato di Focaccia Group, Riccardo Focaccia. C'è, "grande soddisfazione per l'avvio di un percorso di qualità - osserva l'assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla: la firma il 5 settembre dell'accordo preliminare di vendita tra il gruppo Focaccia di Cervia e Mayer-Melnhof Packaging ha avviato formalmente la procedura di passaggio del ramo d'azienda. Ora parte una nuova fase operativa che porterà all'atto notarile entro il 30 settembre". Da qui in poi si aprirà il percorso per il rilancio del sito produttivo, salvaguardando tutti gli 87 posti di lavoro. "Ringrazio il dottor Focaccia - aggiunge Colla - per la disponibilità all'operazione, un passaggio non semplice ma che traccia la giusta strada per uscire da una crisi delicata legata all'alluvione. Ora - chiosa - si tratta di percorrerla e completarla tutti insieme. Nelle prossime ore, viene sottolineato, la Regione chiederà, un incontro al Ministero per le Imprese e il Made in Italy per definire il percorso di accompagnamento finanziario della nuova società. Dal canto suo la Regione è pronta a mettere in campo tutti gli strumenti utili per sostenere il nuovo investimento. Nel dettaglio, dalla Mayer-Melnhof Packaging, con la sola eccezione dell'amministratore delegato del sito di Cervia, passeranno alla nuova società tutti i lavoratori: i rapporti di lavoro del personale saranno automaticamente trasferiti e proseguiranno senza soluzione di continuità".




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BOLOGNA: Cala la produzione di macchine agricole, -19,5% nel 2024

Per quest'anno FederUnacoma prevede una flessione del 19,5% nella produzione di macchine agricole: il valore complessivo sarà intorno ai 13,2 miliardi, 3,2 miliardi in meno rispetto al 2023. È quanto emerge dai dati presentati a Bologna, nella conferenza stampa di presentazione di Eima International: la manifestazione delle macchine agricole si terrà da domani a domenica negli spazi di BolognaFiere. Il calo riguarderà le varie tipologie di macchine: trattrici (-25%), trattrici incomplete e ricambi (-28,6%), macchine operatrici e attrezzature (-16,5%), componentistica (-17,5%), macchine per il giardinaggio e la cura del verde (-22,2%). Nella contrazione pesa la flessione della domanda interna: nei primi nove mesi del 2024 le immatricolazioni di trattrici sono scese del 15,6% (dopo il passivo del 12,9% del 2023). Perdono terreno tutti i comparti tranne macchine e attrezzature per il giardinaggio (+1,2%), ma non basta a recuperare quanto perso nel biennio 2022-2023. Pesa però soprattutto la contrazione della domanda estera. Le vendite sui mercati internazionali (esclusi componentistica e giardinaggio) sono calate del 9%, con un valore di 3,41 miliardi. I mercati principali sono Stati Uniti, Francia e Germania, seguiti dalla Turchia. Da qui a fine 2024 non sono previsti miglioramenti: "Secondo il 60% delle case costruttrici censite, un'inversione di tendenza potrebbe concretizzarsi a partire dalla seconda metà del 2025", spiega la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio, secondo cui "la ripresa potrebbe essere favorita da una stabilizzazione del quadro economico complessivo, ma per quanto riguarda la domanda interna molto dipende dalla messa a regime del sistema di incentivazione per l'acquisto di macchinari agricoli di ultima generazione". Le difficoltà italiane corrono in parallelo con quelle dei mercati mondiali: secondo Agrievolution, l'organismo che raggruppa le associazioni di costruttori dei principali Paesi, si prevede che a fine anno le trattrici vendute nel mondo non saranno più di 2 milioni, il livello più basso dal 2016. Un calo congiunturale, mentre sul medio-lungo periodo il fabbisogno dovrebbe crescere.