BOLOGNA: Siglato l’accordo, la Marelli è salva, “modello per superare le crisi aziendali”
La Regione ha ospitato la firma che ha sancito l’accordo definitivo per la cessione del ramo d’azienda relativo allo stabilimento di Crevalcore della Marelli a Tecnomeccanica che prevede un piano di rilancio e soprattutto garantisce la piena salvaguardia dei posti di lavoro
“Non posso che esprimere una grande soddisfazione per il lavoro fatto e gli obiettivi raggiunti, grazie alla collaborazione di tutti. Ringrazio il Ministero, Invitalia per l’accompagnamento, le due aziende coinvolte per la responsabilità dimostrata, la Città metropolitana di Bologna e il Comune di Crevalcore- ha detto l’assessore Colla-. Insieme, con grande compattezza istituzionale a tutti i livelli, siamo riusciti a compiere un’operazione di riconversione industriale e a dare una risposta a tutti i lavoratori. Voglio ricordare che non c’è stato nessun licenziamento, nessuno. Oggi- ha proseguito l’assessore- chiudiamo il cerchio su un’operazione di respiro nazionale di estrema delicatezza, che è stata gestita con serietà, qualità, competenza e determinazione”.
“Con l’arrivo di Tecnomeccanica- ha commentato l’assessore- si rafforza il ruolo dell’Emilia-Romagna nella lavorazione componentistica di alta qualità nei settori della mobilità, meccatronica ed energia. E devo dare atto a Marelli perché dopo la drastica e inaccettabile decisione di cessare l’attività, vi è stata una virata di metodo e merito del gruppo dirigente, nel gestire e trovare le giuste soluzioni sociali ed economiche indispensabili per garantire il risultato finale”.
I dettagli dell’operazione
Con un’operazione congiunta tra privato e pubblico da 17 milioni di euro complessivi, di cui 10 direttamente da Tecnomeccanica e 7 da Invitalia, si è riusciti a riconvertire il sito a partire da un piano industriale robusto, dando continuità all’attività e garantendo la piena occupazione dei lavoratori. Dei 222 lavoratori, 152 passano a Tecnomeccanica mentre 67 sono interessati dal piano sociale. Di questi, 40 con il trasferimento volontario in altri siti di Marelli e 27 con l’uscita volontaria o attraverso la Naspi incentivata o l’assegno di esodo per l’Isopensione.
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