BOLOGNA: Strage alla stazione, Piantedosi, "fu atto neofascista"
“Siamo qui oggi a commemorare il 44/o anniversario della strage di Bologna. Una strage neofascista, espressione di un disegno eversivo che mirava a colpire lo Stato nella sua componente più sensibile, vale a dire le persone comuni. Il governo c'è”. Così il ministro degli Interni Matteo Piantedosi parlando nel cortile di palazzo d’Accursio a Bologna aprendo le celebrazioni per la strage del 2 agosto 1980. Bisogna “tenere tutti insieme la memoria dell'attentato, condividerne senza riserve la verità serve a guardarci con reciproca fiducia. Serve a rinsaldare un'alleanza democratica, a fare meglio, a fare di più per risolvere i conti col passato. E non basta. Non dimenticare, ma bisogna agire e lo dobbiamo fare tutti, governo e cittadini”, aggiunge.
“Alle 10:25 del 2 agosto, una violenta esplosione squarciò la tranquillità di un'estate italiana, trasformando la stazione di Bologna in uno scenario di devastazione e di morte, 85 vite innocenti furono spezzate e oltre 200 persone rimasero ferite. Un'intera nazione fu colpita al cuore”. Così il ministro degli Interni Matteo Piantedosi parlando nel cortile di palazzo d’Accursio a Bologna aprendo le celebrazioni per la strage del 2 agosto 1980. Quell'atto barbarico e vile non solo ha tolto la vita a tanti nostri concittadini, ma ha cercato di seminare il terrore e la disperazione in tutto il Paese. I morti e i feriti del 2 agosto sono vittime di una guerra alla nostra democrazia in cui siamo tutti dalla stessa parte”, aggiunge.
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