12 AGOSTO 2024

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12 AGOSTO 2024 - 10:05


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ROMAGNA: Spiagge, il piano del Governo per allungare le concessioni | VIDEO

Allungamento delle concessioni come minimo fino alla fine del 2025, arrivando in alcuni casi anche a dicembre 2029. Diritto di prelazione e indennizzi per gli investimenti effettuati in caso di perdita dell’asta. Questi i punti principali che il governo avrebbe fissato nel piano da esporre alla Commissione Europea per lo spinoso tema degli stabilimenti balneari, le cui concessioni per l’utilizzo della spiaggia scadono a fine anno. Lo scrive il Sole 24 Ore dopo aver consultato la bozza a cui sta lavorando il Governo, che vorrebbe inserirla in extremis nel cosiddetto decreto “salva infrazioni”. Il primo punto prevede una proroga secca per tutti a dicembre 2025 mentre, per un allugamento ulteriori, bisognerebbe attendere una nuova mappatura delle spiagge, da adottare entro aprile prossimo. Al termine dell’indagine, nelle regioni in cui la percentuale di spiagge non accupate, e quindi ancora assegnabili, fosse inferiore al 25% ci sarebbe una nuova proroga fino al 2027. Nelle regioni con una percentuale superiore, i tempi si allungherebbero addirittura fino al 2029, secondo il principio della “non scarsità della risorsa naturale”. Assieme a questo, ci sarebbe anche un diritto di prelazione per gli attuali gestori, che al termine dell’asta potrebbero andare a pareggiare l’offerta vincente per tenersi lo stabilimento. Se invece non dovessero aggiuducarsi la concessione, i vecchi titolari avrebbero diritto a un risarcimento per gli investimenti fatti nel corso degli anni.Il condizionale è d’obbligo. Non solo si tratta di un testo non ancora messo nero su bianco, ma soprattutto il decreto dovrebbe passare attraverso il severo giudizio della Commissione Europea, che ha già condannato diverse volte i ritardi dell’Italia nell’assegnazione delle spiagge. Il tema, ha garantito il ministro agli affari Europei Raffaele Fitto, sarà in agenda nel prossimo consiglio dei ministri, in programma a settembre.




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FORLI’: E' morta Chiara,raccontò il tumore in un podcast

È morta domenica dopo essere stata colpita da una sarcoma sinoviale, forma rara di tumore che colpisce i tessuti molli. Dopo anni di battaglie in cui non si è lasciata abbattere e, anzi, ha combattuto e vissuto per dare voce agli altri pazienti come lei. È la storia di Chiara Pennuti, la 27enne originaria di Forlì che aveva scelto di raccontare il lungo periodo della malattia in un podcast dal titolo 'Una zebra in corsia', otto episodi in cui la ragazza ha dato voce ai malati ma anche ai medici e agli infermieri che l'hanno assistita e che si sono presi cura di lei e degli altri. Il podcast è stato finanziato da una raccolta fondi online che ha permesso di raccogliere 15mila euro e che è servita anche per sostenere la la ricerca scientifica sui tumori rari dell'Irst 'Dino Amadori' di Meldola (Forlì-Cesena), che l'ha assistita. Laureata in ingegneria aerospaziale, prima di ammalarsi Chiara Pennuti lavorava in Germania, nel settore dei razzi spaziali ed era stata presidente di EuroAvia, rete europea di studenti dell'aerospazio. Il 2020, l'anno del Covid, è stato l'anno della diagnosi che ha cambiato il corso della sua vita. Da lì la scelta di impegnarsi anche sul fronte dei diritti civili, collaborando con l'associazione Luca Coscioni, sostenendo il diritto al suicidio medicalmente assistito, e con Minerva, realtà che promuove la divulgazione scientifica.