12 AGOSTO 2024

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12 AGOSTO 2024 - 15:45


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FAENZA: Case popolari, 15 mesi dopo l’alluvione la situazione è ancora tragica | VIDEO

A più di un anno dall’alluvione sono ancora tanti i problemi nelle case popolari di Faenza. Gli abitanti di via Ponte Romano hanno scoperto che il fango che ha sommerso le loro case conteneva sostanze tossiche.

Una altissima percentuale di barrio e di alluminio contenuta nel fango che ha sommerso le loro case e che è rimasto li per mesi, dopo l’alluvione del maggio 2023. E’ quanto hanno scoperto gli abitanti delle case popolari di via Ponte Romano a Faenza che hanno deciso di fare analizzare le sostanze contenute nella melma che ha invaso il loro stabile, di proprietà del Comune e gestito da Acer, posizionato a pochi passi dall’argine del fiume Lamone. E’ saltata fuori una percentuale di alluminio pari a 18kg ogni tonnellata, dannoso per piante, animali e ovviamente per le persone che ci abitano. 14 famiglie, tutte posizionate ai piani superiori dell’edificio, visto che il piano terra è ancora totalmente inagibile. Il fango è stato rimosso solo a marzo 2024, un anno dopo l’alluvione, e ancora se ne trova sui muri, nelle cassette della posta e nella autorimessa. Non è l’unico problema degli abitanti di via Ponte Romano, costretti a vivere per mesi senza i servizi più elementari. 

INTERVISTA NEL VIDEO




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CESENA: Nata la comunità energetica di San Mauro Pascoli | FOTO

Con la costituzione formale dell'associazione che ne gestirà l'attività, è sorta a San Mauro Pascoli, nel Cesenate, una delle prime Cer (Comunità energetica rinnovabili) dell'Emilia-Romagna. Entro breve verranno installati nuovi impianti fotovoltaici su 10 edifici pubblici comunali e sulla Casa dei Nonni. Nei prossimi mesi si attiveranno le adesioni al Cer da parte dei privati e delle imprese. L'adesione sarà gratuita e senza necessità di interventi tecnici sugli impianti. Secondo le stime una volta a regime la Cer di San Mauro Pascoli sarà in grado di produrre all'anno circa un Gigawattora di energia pulita. Inoltre la Cer contribuirà in maniera notevole a limitare le emissioni di CO2, pari a quella che verrebbe assorbita, all'anno, da quasi 15 mila alberi. Le Comunità energetiche rinnovabili sono aggregazioni di persone, imprese ed enti locali, che collaborano per produrre in loco energia in modo sostenibile, favorendo l'autoconsumo e immettendo in rete le eccedenze. Lo Stato incentiva queste comunità con un contributo, che, però, non può essere utilizzato a scopo affaristico, ma solo a beneficio della comunità locale. Per questo le Cer non possono avere scopo di lucro.