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11 AGOSTO 2024 - 10:20


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BOLOGNA: Omicidio Biagi, rabbia per la scarcerazione di Boccaccini | VIDEO

E’ polemica a Bologna sulla scarcerazione di Simone Boccaccini, condannato nel 2005 per la sua complicità nell’omicidio del giurista Marco Biagi, ucciso dalle Br nel 2022.

“La notizia della scarcerazione per buona condotta di una persona coinvolta nel piano che uccise il professor Biagi è davvero una decisione che ci sconvolge". Queste le parole del sindaco Lepore all’indomani della decisione del tribunale di sorveglianza di Alessandria, che ha rimesso in libertà Simone Boccaccini, condannato nel 2005 per essere stato complice delle Nuove Brigate Rosse nell’omicidio di Massimo D’Antona e di Marco Biagi. Era la sera del 19 marzo 2002 quando il giurista bolognese venne ucciso dai brigatisti sotto casa sua, in via Valdonica, nel cuore della città dpo che, pochi mesi prima, l’allora ministro dell’interno Claudio Scajola l’aveva privato della scorta.  Boccaccini, accusato di aver partecipato alla fase preparatoria del delitto, era stato inizialmente condannato all’ergastolo. La pena è stata poi ridotta a 21 anni in appello. Ora la scarcerazione, avvenuta con 10 mesi di anticipo rispetto ai tempi per buona condotta. Una decisione che ha turbato la cittadinanza e, più di tutti, i familiari di Biagi. Tra questi il figlio Lorenzo, che all’epoca dei fatti aveva 13 anni: “Provo tanta rabbia – ha dichiarato ai giornali – m anche tanta indifferenza nei confronti di Boccaccini così come nei confronti di tutti gli altri assassini di mio padre”. Restano invece in carcere per il delitto Biagi Nadia Desdemona Lioce e Roberto Morandi, condannati all’ergastolo.

 




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