10 AGOSTO 2024

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10 AGOSTO 2024 - 08:40


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EMILIA-ROMAGNA: Rischio incendi, sette province in allarme arancione

Salgono a sette le province dell'Emilia-Romagna in codice colore arancione per l'alto rischio di incendi boschivi: da oggi lo stato di grave pericolosità viene esteso anche a Modena e Reggio Emilia. A partire da oggi fino a domenica primo settembre, il provvedimento sarà in vigore anche in queste due province, che vanno ad aggiungersi a quelle di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Restano in stato di attenzione, con codice di colore giallo, Parma e Piacenza. Il provvedimento è stato emanato dall'Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, d'intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestali, in seguito della riunione settimanale di coordinamento che valuta la situazione in atto sul territorio. Le previsioni meteo, elaborate da Arpae-Simc, indicano infatti la prevalenza fino a fine agosto di un campo anticiclonico di origine subtropicale con temperature massime elevate. L'indice di suscettività e propagazione degli incendi appare, in crescita anche nelle province centrali dell'Emilia-Romagna e, tra gli elementi di rischio, si considera anche la maggiore presenza su costa e rilievi appenninici.




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CESENA: Nata la comunità energetica di San Mauro Pascoli | FOTO

Con la costituzione formale dell'associazione che ne gestirà l'attività, è sorta a San Mauro Pascoli, nel Cesenate, una delle prime Cer (Comunità energetica rinnovabili) dell'Emilia-Romagna. Entro breve verranno installati nuovi impianti fotovoltaici su 10 edifici pubblici comunali e sulla Casa dei Nonni. Nei prossimi mesi si attiveranno le adesioni al Cer da parte dei privati e delle imprese. L'adesione sarà gratuita e senza necessità di interventi tecnici sugli impianti. Secondo le stime una volta a regime la Cer di San Mauro Pascoli sarà in grado di produrre all'anno circa un Gigawattora di energia pulita. Inoltre la Cer contribuirà in maniera notevole a limitare le emissioni di CO2, pari a quella che verrebbe assorbita, all'anno, da quasi 15 mila alberi. Le Comunità energetiche rinnovabili sono aggregazioni di persone, imprese ed enti locali, che collaborano per produrre in loco energia in modo sostenibile, favorendo l'autoconsumo e immettendo in rete le eccedenze. Lo Stato incentiva queste comunità con un contributo, che, però, non può essere utilizzato a scopo affaristico, ma solo a beneficio della comunità locale. Per questo le Cer non possono avere scopo di lucro.