CESENA: Massacro degli studenti, il Bangladesh protesta in piazza | VIDEO
Manifestazione ieri in molte piazze d’Italia per chiedere la fine delle violenze in Bangladesh, dove una protesta pacifica degli studenti ha causato centinaia di morti dopo l’intervento dell’esercito. Noi siamo stati a Cesena.
Urlano giustizia, in bengalese e in italiano, i cittadini del Bangladesh che si sono radunati in piazza del popolo a Cesena per chiedere la fine delle violenze nel loro paese, teatro da circa due settimana di forti scontri tra studenti e governo. Tutto è nato da una protesta degli universitari, che chiedono meno privilegi e una maggiore meritocrazia per l’accesso agli incarichi pubblici. Una mobilitazione inizialmente pacifica, che però è stata duramente repressa dalle autorità: “Invece che parlarne il governo ha preferito mandare le forze armate e cominciare a sparare” spiega la portavoce della comunità bengalese Dipty Jannat Ara.
163 le vittime accertate fino ad ora, assieme a più di 500 arresti. Ora il governo ha rivisto le quote per l’accesso agli incarichi pubblici ma a questo punto i manifestanti chiedono le dimissioni della premier Sheikh Hasina. Alla manifestazione a Cesena anche i rappresentanti del comune, Carmelina Labruzzo e Elena Baredi: “I regimi totalitari colpiscono i popoli a partire dalla loro possibilità di studiare, di aprire le menti e di aprirsi alla conoscenza” ha detto l’assessora alla scuola.
Circa 1000 le famiglie bengalesi che da anni vivono nel territorio cesenate, Oggi tutte unite per chiedere la fine delle violenze e un futuro migliore per i giovani del proprio paese. “Ci sono delle persone che sono uscite con 110 e lode e adesso stanno guidando il risciò – conclude Jannat Ara - allora che senso ha per loro studiare così tanto e non potere avere un futuro migliore?”
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