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23 LUGLIO 2024 - 11:00


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CESENA: Massacro degli studenti, il Bangladesh protesta in piazza | VIDEO

Manifestazione ieri in molte piazze d’Italia per chiedere la fine delle violenze in Bangladesh, dove una protesta pacifica degli studenti ha causato centinaia di morti dopo l’intervento dell’esercito. Noi siamo stati a Cesena.

Urlano giustizia, in bengalese e in italiano, i cittadini del Bangladesh che si sono radunati in piazza del popolo a Cesena per chiedere la fine delle violenze nel loro paese, teatro da circa due settimana di forti scontri tra studenti e governo. Tutto è nato da una protesta degli universitari, che chiedono meno privilegi e una maggiore meritocrazia per l’accesso agli incarichi pubblici. Una mobilitazione inizialmente pacifica, che però è stata duramente repressa dalle autorità: “Invece che parlarne il governo ha preferito mandare le forze armate e cominciare a sparare” spiega la portavoce della comunità bengalese Dipty Jannat Ara.

163 le vittime accertate fino ad ora, assieme a più di 500 arresti. Ora il governo ha rivisto le quote per l’accesso agli incarichi pubblici ma a questo punto i manifestanti chiedono le dimissioni della premier Sheikh Hasina. Alla manifestazione a Cesena anche i rappresentanti del comune, Carmelina Labruzzo e Elena Baredi: “I regimi totalitari colpiscono i popoli a partire dalla loro possibilità di studiare, di aprire le menti e di aprirsi alla conoscenza” ha detto l’assessora alla scuola.

Circa 1000 le famiglie bengalesi che da anni vivono nel territorio cesenate, Oggi tutte unite per chiedere la fine delle violenze e un futuro migliore per i giovani del proprio paese. “Ci sono delle persone che sono uscite con 110 e lode e adesso stanno guidando il risciò – conclude Jannat Ara - allora che senso ha per loro studiare così tanto e non potere avere un futuro migliore?”

 




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FORLI’: Inaugurato lo studentato universitario Ex Enav | FOTO

Inaugurato a Forlì il nuovo studentato universitario Ex Enav. La struttura, a disposizione del multi-campus romagnolo dell'Alma Mater di Bologna, è affidata in gestione ad ER.GO, dispone di 32 camere doppie distribuite su quattro piani per un totale di 64 posti letto. L'immobile è stato acquistato dall'Università di Bologna e dal Comune di Forlì grazie a un contributo statale, di circa un milione cui si sono aggiunti 600.000 euro, stanziati dalla stessa Alma Mater per i lavori di adeguamento delle stanze e l'acquisto dei nuovi arredi. Al taglio del nastro sono intervenuti la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini; l'assessore regionale alla Casa, Lavoro e Politiche giovanili, Giovanni Paglia; il sindaco di forlì, Gian Luca Zattini; il rettore dell'Università di Bologna, Giovanni Molari e il presidente del Campus forlivese, Emanuele Menegatti. "Lo sforzo per aumentare il numero di posti letto a disposizione degli studenti è massimo - ha osservato Bernini - il ministero ha messo a punto una seria e concreta politica sulle residenze universitarie, colmando le lentezze e inefficienze del passato. Oggi a Forlì raccogliamo i frutti di questo impegno. Ma non è un traguardo". L'apertura della nuova struttura forlivese, ha sottolineato Paglia, "rappresenta un passo importante per consolidare il legame tra il territorio e il sapere, confermando l'impegno della Regione Emilia-Romagna nel favorire la crescita del sistema universitario. Investire in residenzialità studentesca - ha concluso - significa coltivare talenti e attrarre nuove idee, offrendo opportunità a prescindere dal reddito". Per il rettore Molari quella di "un nuovo studentato è sempre un'ottima notizia che ci rallegra. La notizia è ancora migliore quando uno studentato nasce dalla sinergia convinta e fattiva di più soggetti pubblici che condividono obiettivi e metodi per garantire il diritto allo studio e lo sviluppo del sistema universitario. L'Alma Mater - ha aggiunto - ribadisce il suo impegno a far sì che nei prossimi mesi e anni occasioni di festa come questa diventino sempre più frequenti". Quella di oggi, ha argomentato il sindaco, Zattini, "è una bellissima giornata per Forlì, per l'Università, per gli studenti perché credo che prima ancora della cura della didattica ci sia la cura degli studenti e noi vogliamo essere sempre di più una città ospitale a misura di studenti. Abbiamo un campus tra i più belli e attrattivi d'Italia, un'offerta didattica di altissima qualità che quest'anno si è arricchita del corso di laurea in Ingegneria Nautica e un distretto aerospaziale che attrae e coltiva talenti"