15 LUGLIO 2024

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15 LUGLIO 2024 - 13:06


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RAVENNA: Migranti, venerdì arriva la Aita Mari con 34 a bordo

Ravenna è stata individuata come porto di sbarco per l’arrivo della nave  ‘Aita Mari’ battente bandiera spagnola con a bordo 34 migranti di cui due donne di cui una in gravidanza e due minori accompagnati. L’arrivo è previsto al momento per venerdì 19 prossimo in tarda serata, probabilmente presso la banchina di Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna. Lo rende noto la Prefettura di Ravenna. La nave si trova attualmente a largo dell’isola di Malta a circa 800 miglia marine dal capoluogo romagnolo. Per oggi pomeriggio il Prefetto ravennate Castrese De Rosa ha convocato alle ore 17.00 una prima riunione del tavolo di coordinamento con tutti gli enti coinvolti per stabilire tempi e modalità per l’accoglienza delle 34 persone a bordo. Già stabilita la ripartizione: 8 a Bologna , 3 a Ferrara, 4 a Forlì Cesena, 5 a Modena, 3 a Parma , 2 a Piacenza, 4 a Reggio Emilia, 2 a Rimini e 3 a Ravenna. Si tratta del dodicesimo sbarco di una nave ONG al Porto di Ravenna, a partire dal 31 dicembre 2022. 

 

(nella foto un precedente sbarco a Ravenna)




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.