EMILIA-ROMAGNA: Corte Ue gela i balneari, espropri a fine concessione | VIDEO
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea gela i balneari. Con una sentenza, consente di fatto allo Stato di entrare in possesso gratuitamente dei manufatti realizzati su demanio pubblico.
Una tegola in un periodo già complicato per i balneari che devono fare i conti con la scadenza delle concessioni a fine anno senza una legge sul dopo. Una norma italiana c’è, quella che prevede, alla scadenza delle concessioni, l’acquisizione da parte dello Stato a titolo gratuito delle opere non amovibili costruite sulle spiagge.
Su tale norma si è appena espressa la Corte di Giustizia dell'Unione Europea dopo il ricorso presentato dalla Società Italiana Imprese Balneari (Siib) contro il Comune di Rosignano Marittimo. Secondo i giudici di Lussemburgo, la norma non viola l’articolo dei trattati sulla libertà di stabilimento.
Tradotto: a fine concessioni, i manufatti non amovibili realizzati in spiaggia dagli imprenditori saranno di fatto espropriati. Entreranno cioè nelle disponibilità dello Stato senza che venga riconosciuto al balneare alcun indennizzo.
Le associazioni di categoria in Romagna aspettano a stracciarsi le vesti, ma in ogni caso non hanno accolto con giubilo la notizia. La vera partita che si stanno giocando è un’altra, quella sui bandi delle future concessioni, con il rischio però che si vada in ordine sparso da Comune a Comune dato che una legge nazionale che ordini la materia è ancora lontana.
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