5 GIUGNO 2024

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5 GIUGNO 2024 - 08:50


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ROMAGNA: Presentato il bilancio 2023 di Romagna Acque, uile netto da quasi 6 milioni | VIDEO

Conti in linea con quelli dell’anno precedente, col valore delle azioni fissato a 6 euro e utile netto di quasi 6 milioni di euro, in calo rispetto ai 7.400.000 del 2022. Sono solo alcuni numeri del bilancio, relativo al 2023, approvato, nei giorni scorsi, dall’assemblea dei soci di Romagna Acque-Società delle Fonti. Nel corso del 2023, la società ha fornito 110,5 milioni di metri cubi d’acqua, circa 2,5 milioni in più rispetto al 2022.

Il piano di investimenti, per il forlivese, prevede a Santa Sofia, l’implementazione di un sistema di ultrafiltrazione e potabilizzazione. Prevista anche la realizzazione di un ampliamento della sede forlivese di Romagna Acque, con la costruzione di un nuovo edificio, per un costo complessivo di 2 milioni e mezzo di euro.




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FORLI': Violente grandinate colpiscono la provincia, Coldiretti segnala gravi danni alle colture

Nella giornata di martedì un’ondata di maltempo ha investito la provincia di Forlì-Cesena, con temporali intensi e grandinate particolarmente violente. Le zone più colpite includono Forlì, Villanova, Castiglione, Petrignone, Villagrappa, Rovere e Castrocaro Terme – Terra del Sole. In queste aree, la grandine ha causato danni significativi alle colture frutticole e seminative, compromettendo gravemente la produzione agricola locale. Francesco Pini, segretario di Coldiretti per la zona di Forlì e Meldola, ha dichiarato: “Le nostre campagne sono state investite da un evento violento e improvviso. Le colture frutticole, come pesche, albicocche e ciliegie, erano in piena fioritura e sono state duramente colpite. Anche i seminativi, come grano e orzo, che stavano entrando in una fase critica di sviluppo, hanno subito danni significativi. In alcune aziende si stima una perdita che supera il 60% della produzione, un colpo durissimo per il settore agricolo locale.” Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena, ha sottolineato: “Questi eventi atmosferici estremi mettono a dura prova la resilienza dei nostri agricoltori. È fondamentale che le istituzioni comprendano la gravità della situazione e intervengano con misure concrete a sostegno del comparto agricolo, che rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia locale.” Alessandro Corsini, direttore di Coldiretti Forlì-Cesena, ha aggiunto: “La frequenza e l’intensità di questi fenomeni atmosferici stanno aumentando, rendendo sempre più difficile per gli agricoltori proteggere le proprie colture. È necessario investire in strumenti di prevenzione e supporto per garantire la sostenibilità del settore agricolo nel nostro territorio.” Le grandinate di questo periodo sono il risultato di specifiche condizioni atmosferiche tipiche della primavera. In questa stagione, l’aria è generalmente più fresca rispetto alla tarda primavera o all’estate, il che porta a una formazione delle nubi temporalesche a quote più basse. Questo permette ai chicchi di grandine, anche se di dimensioni ridotte, di raggiungere il suolo senza sciogliersi completamente. Inoltre, la presenza di aria secca sotto la base delle nubi intensifica le correnti discendenti, accelerando la caduta della grandine e favorendo accumuli al suolo. Di fronte a questa emergenza, Coldiretti Forlì-Cesena chiede l’attivazione immediata delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità e l’adozione di misure straordinarie di sostegno economico per le aziende agricole colpite. È fondamentale che le istituzioni intervengano tempestivamente per supportare gli agricoltori in questa difficile situazione. Questi episodi di maltempo confermano la necessità di strategie di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici per tutelare il comparto agricolo. L’aumento della frequenza di eventi estremi, come grandinate, nubifragi e gelate fuori stagione, rappresenta una minaccia concreta per gli agricoltori, che vedono compromessi i loro raccolti e il proprio lavoro. È indispensabile investire in sistemi di protezione attiva e fornire un maggiore supporto per l’adozione di pratiche agricole resilienti.