BOLOGNA: Città 30, arriva l’ok per il referendum | VIDEO
A Bologna si continua a parlare della città 30 con la possibilità di indire un referendum per far esprimere i cittadini sulla normativa entrata in vigore lo scorso gennaio.
Un referendum consultivo sul limite di velocità di 30 chilometri: il Comitato dei garanti del Comune di Bologna, un organo che giudica l’ammissibilità delle proposte di referendum consultivi, ha giudicato ammissibile la richiesta dei partiti dell’opposizione sulla città 30. Tempi stretti, con 90 giorni a disposizione e 9mila firme da raccogliere per dare il via libera all’iniziativa. Le regole infatti prevedono un massimo di 30 giorni per la consegna dei moduli al segretario generale; poi 90 giorni per la raccolta delle firme autenticate che decorrono dalla prima vidimazione dei moduli fatta dal segretario generale. Una risposta che arriva dopo mesi dall’entrata in vigore della normativa, il 16 gennaio 2024 e dopo le tante polemiche tra maggioranza e opposizione sul tema. Polemiche che però continuano a non placarsi, nonostante questo primo step positivo, con l’opposizione (che vede Forza Italia, Fratelli d’Italia, la Lega e altre associazioni) che accusa il Comune di boicottaggio poiché i tempi coincidono col periodo estivo in città e di conseguenza con la difficoltà a reperire le firme necessarie: la richiesta è quella di iniziare la raccolta firme dopo fine agosto. Polemiche che Palazzo d’Accursio rispedisce al mittente, accogliendo il referendum come un percorso di partecipazione, confronto e consultazione e precisando che ci sarà un mese di tempo per la consegna dei moduli di raccolta firme al segretario generale per la vidimazione e da lì, successivamente partiranno i 90 giorni per la raccolta.
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