3 GIUGNO 2024

13:26

NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

641 visualizzazioni


3 GIUGNO 2024 - 13:26


NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

641 visualizzazioni



BOLOGNA: Città 30, arriva l’ok per il referendum | VIDEO

A Bologna si continua a parlare della città 30 con la possibilità di indire un referendum per far esprimere i cittadini sulla normativa entrata in vigore lo scorso gennaio.

Un referendum consultivo sul limite di velocità di 30 chilometri: il Comitato dei garanti del Comune di Bologna, un organo che giudica l’ammissibilità delle proposte di referendum consultivi, ha giudicato ammissibile la richiesta dei partiti dell’opposizione sulla città 30. Tempi stretti, con 90 giorni a disposizione e 9mila firme da raccogliere per dare il via libera all’iniziativa. Le regole infatti prevedono un massimo di 30 giorni per la consegna dei moduli al segretario generale; poi 90 giorni per la raccolta delle firme autenticate che decorrono dalla prima vidimazione dei moduli fatta dal segretario generale. Una risposta che arriva dopo mesi dall’entrata in vigore della normativa, il 16 gennaio 2024 e dopo le tante polemiche tra maggioranza e opposizione sul tema.  Polemiche che però continuano a non placarsi, nonostante questo primo step positivo, con l’opposizione (che vede Forza Italia, Fratelli d’Italia, la Lega e altre associazioni) che accusa il Comune di boicottaggio poiché i tempi coincidono col periodo estivo in città e di conseguenza con la difficoltà a reperire le firme necessarie: la richiesta è quella di iniziare la raccolta firme dopo fine agosto. Polemiche che Palazzo d’Accursio rispedisce al mittente, accogliendo il referendum come un percorso di partecipazione, confronto e consultazione e precisando che ci sarà un mese di tempo per la consegna dei moduli di raccolta firme al segretario generale per la vidimazione e da lì, successivamente partiranno i 90 giorni per la raccolta.  




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FORLI’: Capitale italiana della cultura, Brunelli a capo del comitato scientifico

Nel consiglio comunale convocato in sessione straordinaria per parlare del percorso di candidatura della città di Forlì a Capitale Italiana della Cultura 2028, il Sindaco, Gian Luca Zattini, è intervenuto per fare il punto sulle tappe fin qui condivise con la città di Cesena. “Siamo partiti all’inizio dell’anno con una volontà che abbiamo rappresentato al Ministro Giuli. Dopo il primo riscontro positivo, abbiamo iniziato un proficuo percorso di collaborazione con la città di Cesena, rafforzatosi con il protocollo d’intesa dell’11 aprile scorso, con il quale le due amministrazioni si impegnano in maniera paritetica in questa sfida, fermo restando che il Comune di Forlì, per legge e non per sua volontà, sarà l’unico a sottoscrivere e inoltrare il dossier al Ministero della Cultura. Abbiamo quindi delineato le strutture tecniche a supporto della candidatura; c’è un comitato promotore, di cui fa parte anche la Regione Emilia Romagna, proprio perché vogliamo avere attorno a questo progetto la condivisione territoriale più ampia possibile. Poi c’è il comitato scientifico, di altissimo livello, a cui è riservato il compito importante di individuare quel filo conduttore che abbraccia tutta la Provincia attorno al tema della cultura, intesa nel suo significato più ampio. Per il comitato scientifico, posso annunciare con grande orgoglio e soddisfazione che abbiamo proposto e condiviso come Presidente il nome del Prof. Gianfranco Brunelli, Vicepresidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Direttore delle Grandi Mostre. Accanto al comitato scientifico, inoltre, abbiamo già individuato un team di grandi professionisti con una storia comprovata nell’ambito di percorsi partecipativi, per mettere a terra quel dossier che deve avere un profilo romagnolo. Nel corso di queste interlocuzioni tecniche è emerso che le ricadute in termini economici e sociali saranno enormi, anche dal punto di vista dell’attrattività turistica.” “L’ho detto e lo ribadisco” - ha concluso Zattini - “uno degli assi portanti della candidatura è la partecipazione, che deve essere il più ampia possibile, con un coinvolgimento diffuso di tutti gli attori del territorio forlivese e cesenate, ma non solo. Pertanto, nei prossimi giorni convocheremo gli altri ventotto sindaci della provincia per un incontro pubblico, in cui discutere di un’idea forte e fortemente inclusiva, nonché sostenibile, che costruiremo, è bene sottolinearlo, con il supporto economico di grandi e piccoli player, per non pesare sulle casse comunali e rafforzare in questo modo il peso specifico dell’intera candidatura.”