BOLOGNA: Landini, il commento su autonomia differenziata, sanità e lavoro | VIDEO
Il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini, durante il suo tour di assemblee a Bologna dove ha incontrato lavoratrici e lavoratori ha parlato ai nostri microfoni: al centro tematiche legate al mondo del lavoro, la nuova legge sull’autonomia differenziata e i risultati elettorali post europee.
“Per il lavoro ci metto la firma”: è lo slogan della Cgil pronta, in vista del 2025, a raccogliere le firme necessarie per la proposta di alcuni quesiti referendari legati al mondo del lavoro, tra tutela, sicurezza e stabilità. Una richiesta che parte dalle parole del Segretario generale della Cgil Maurizio Landini, presente davanti l’Ospedale Maggiore di Bologna per alcune assemblee sindacali e per la festa nazionale dell’Anpi in città. Un Landini a tutto tondo che ha parlato della Legge sull’autonomia differenziata, chiedendone l’abrogazione, della legge elettorale e dell’astensionismo legato alle ultime votazioni e dei risultati elettorali in Europa.
"Faremo una battaglia senza quartiere contro quella legge e lo strumento che abbiamo a disposizione è il più democratico di tutti – dice Landini - : i cittadini che con la loro partecipazione e il loro voto possono cancellare questa legge sbagliata che questo Governo ha voluto fare ad ogni costo senza discutere con nessuno". Se c'è una cosa da fare, visto che c'è un'astensione che fa paura, è cambiare la legge elettorale perché di fronte ad un Paese dove il 50% non va a votare, vuol dire che c'è metà Paese che non si sente più rappresentato da nessuno. Chi ha interesse alla democrazia deve porsi il problema di come recuperare questa partecipazione e rispondere ai bisogni di chi non è rappresentato. C'è stato un voto e le forze di maggioranza devono agire in una certa direzione. C'è stata, nei giorni scorsi, una riunione di tutti i sindacati europei che si è conclusa con un ordine del giorno che chiede in modo molto esplicito di non fare accordi con l'estrema destra. Pensiamo che l'estrema destra che esiste in Europa sia contro la democrazia e contro i diritti di chi lavora".
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