ROMAGNA: Allarme sanità, Ausl, “Abbiamo un buco di operatori del 30%” | VIDEO
Non cenna ad invertirsi la progressiva riduzione del personale in ambito sanitario. Ausl Romagna stima un ammanco di operatori di circa il 30% che si ripercuote anche sulle liste d’attesa.
Dopo il Covid, la sanità continua a lamentare il costante calo di personale, soprattutto in alcune aree specifiche come i pronto soccorso. Così è anche nell’ambito territoriale dell’Ausl Romagna.
“Noi siamo ad un 25-30% di operatori sociosanitari in meno ogni 1.000 abitanti – spiega Carradori -. Il personale sanitario è poco. Questo dicono tutti i rapporti internazionali. Dopodiché, nell'ambito di questa limitazione, l'azienda Usl della Romagna ha più personale di quello che avevamo nel 2019”.
La sofferenza di personale “non è generalizzata, ma molto mirata”, precisa il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori: “Mancano medici di anatomia patologica, di pronto soccorso. Mancano medici in alcuni settori specialistici che peraltro avrebbero anche bisogno di aumentare la produzione per contenere ulteriormente quelli che sono i tempi di attesa”.
In Romagna la situazione è migliore che altrove, precisa Carradori, ma la carenza di medici e infermieri si fa sentire. “In una situazione migliore rispetto alla media della regione, noi viviamo una condizione di limitazione delle risorse professionali e umane”.
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