19 GIUGNO 2024

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19 GIUGNO 2024 - 10:37


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MONTECOPIOLO: Impianto di risalita, sindaco, “a dicembre si potrebbe già sciare” | VIDEO

Un nuovo impulso al turismo dell’entroterra riminese potrebbe arrivare dalla riapertura dell’impianto di risalito di Montecopiolo, sul Monte Carpegna. Per il sindaco Pietro Rossi, già dal prossimo inverno si potrebbe tornare a sciare, burocrazia permettendo.

 

Sciare guardando il mare, sempre che ci sia la neve. Ma anche senza neve, l’impianto di risalita di Montecopiolo potrebbe essere sfruttato da escursionisti e amanti della bicicletta dando così un nuovo impulso al turismo della Valmarecchia. Di recente passato alla provincia di Rimini, il piccolo borgo ai piedi del Monte Carpegna sta per divenire proprietario della seggiovia chiusa da anni.

“Bisogna andare da un notaio e per poter catastalmente dichiarare che quella proprietà del Comune di Montecopiolo – spiega il sindaco Pietro Rossi -. Una volta in nostra proprietà possiamo accedere a fondi regionali e con quelli ripristinare per poi poter renderla funzionante”.

Per ripristinare l’impianto serve un’intesa con la Regione, e d’intralcio potrebbero essere le prossime elezioni regionali in autunno, afferma il sindaco.

“Purtroppo, come sappiamo, la burocrazia è sempre tanta e molto lenta”, afferma Rossi. Ma “se l'impegno della Regione viene mantenuto anche dalla Giunta che ci sarà dopo le elezioni, sicuramente entro questo inverno l'impianto può essere di nuovo in funzione”.

Le ricadute sul turismo potrebbero essere importanti per tutta la valle. “Sicuramente può portare un nuovo flusso turistico e creare così un indotto intero per la Valmarecchia”.




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RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Era ricoverato in terapia intensiva dal 31 gennaio all’ospedale Bufalini di Cesena, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e del Silb Emilia-Romagna, si è spento oggi. Dopo l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito giovedì scorso, le sue condizioni erano rimaste gravi ma stabili. Indino, che aveva da poco compiuto 70 anni, era una figura di spicco nel panorama economico e imprenditoriale riminese. Punto di riferimento per il mondo della movida, ricopriva diversi incarichi di rilievo: oltre alla presidenza regionale del Silb, il sindacato dei titolari dei locali da ballo, guidava anche il Caar, il centro agroalimentare di Rimini. Il sindaco di Rimini, in una nota, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ha tutta la malinconia dei ricordi più dolci il racconto che spesso Gianni Indino faceva sull'inizio della sua lunga storia d'amore con Rimini. Anno 1976, lui ventiduenne nato a Oria ma subito emigrato con la famiglia a Torino, che suona il campanello della Pensione Portofino. In cerca di un lavoro nei locali della riviera, con pochi soldi e molte più speranze, in una città sconosciuta. E lì, il primo 'bacio': un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo era sufficiente: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando poi impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della Pensione Portofino che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra i successi e i trionfi alla consolle da dj delle discoteche riminesi e romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout”.