13 GIUGNO 2024

14:46

NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

1069 visualizzazioni


13 GIUGNO 2024 - 14:46


NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

1069 visualizzazioni



EMILIA-ROMAGNA: Canoni di locazione, Bologna e Rimini le più care | VIDEO

Continua la corsa dei prezzi degli affitti. Tra i capoluoghi più cari a livello nazionale vi sono Bologna e Rimini, mentre nella classifica delle province è Ravenna una di quelle in cui gli affitti costano di più.

 

 

L’emergenza abitativa degli ultimi tempi passa anche dai canoni di locazione sempre più cari. È così in tutto il Paese. Difficoltà per le famiglie che si registrano anche in Emilia-Romagna dove si trovano alcune delle città più care d’Italia.

Secondo il portale di Idealista, che analizza il fenomeno dal 2012, il prezzo medio nazionale non è mai stato così alto come nel maggio scorso: 13,9 euro al metro quadro. Questo significa che per un appartamento di 70 metri quadri bisogna sborsare ogni mese circa mille euro di affitto.

Se è Milano a confermarsi il capoluogo col canone medio più caro, oltre 23 euro al metro quadro, troviamo al terzo posto Bologna, i cui prezzi restano al di sopra della media nazionale (17 euro). Appena sotto la media c’è invece Rimini, la più cara fra i capoluoghi romagnoli.

Ma se si prende in considerazione l’intera provincia, le cose cambiano, perché Ravenna – che non appare nel primo rilevamento - schizza al quarto posto a livello nazionale con un affitto medio di quasi 23 euro al metro quadro, seguita da Rimini con 21 euro. Più distanziate Bologna con 16 e ancora più indietro Forlì-Cesena e Ferrara dove ogni metro quadro vale circa 10 euro.

In generale, l’Emilia-Romagna resta una regione piuttosto cara per i canoni, con una media attorno ai 14 euro al metro quadro, non ancora però ai livelli di Lombardia o Valle d’Aosta.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Era ricoverato in terapia intensiva dal 31 gennaio all’ospedale Bufalini di Cesena, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e del Silb Emilia-Romagna, si è spento oggi. Dopo l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito giovedì scorso, le sue condizioni erano rimaste gravi ma stabili. Indino, che aveva da poco compiuto 70 anni, era una figura di spicco nel panorama economico e imprenditoriale riminese. Punto di riferimento per il mondo della movida, ricopriva diversi incarichi di rilievo: oltre alla presidenza regionale del Silb, il sindacato dei titolari dei locali da ballo, guidava anche il Caar, il centro agroalimentare di Rimini. Il sindaco di Rimini, in una nota, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ha tutta la malinconia dei ricordi più dolci il racconto che spesso Gianni Indino faceva sull'inizio della sua lunga storia d'amore con Rimini. Anno 1976, lui ventiduenne nato a Oria ma subito emigrato con la famiglia a Torino, che suona il campanello della Pensione Portofino. In cerca di un lavoro nei locali della riviera, con pochi soldi e molte più speranze, in una città sconosciuta. E lì, il primo 'bacio': un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo era sufficiente: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando poi impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della Pensione Portofino che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra i successi e i trionfi alla consolle da dj delle discoteche riminesi e romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout”.