29 MAGGIO 2024

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29 MAGGIO 2024 - 13:43


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ROMAGNA: Indagine sull’informazione, la tv rimane al primo posto

La Camera di commercio della Romagna ha presentato i risultati della prima rilevazione dell’Osservatorio sul rapporto tra romagnoli e l’informazione. L’indagine, affidata all’Istituto Piepoli, è stata realizzata con interviste a un campione rappresentativo della popolazione residente nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, femmine e maschi dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età e provincia di residenza. I romagnoli si informano regolarmente e l’84% dichiara di farlo tutti i giorni, percentuale molto più alta della media nazionale. La percentuale sale all’87% per le donne, mentre per gli uomini è l’81%. I canali tradizionali (TV e giornali), sono quelli consultati principalmente per reperire le informazioni nel 44% dei casi mentre il 39% dichiara di consultare allo stesso modo i canali tradizionali e digitali. Le informazioni e le notizie divulgate sui media tradizionali sono ritenute più corrette e attendibili dal 65% degli intervistati.  La principale fonte informativa è ancora la TV, con il 77% delle preferenze. Internet è al secondo posto con il 35%, giornali e riviste sono al 26%, le radio al 7% e il passaparola di parenti o amici al 4%. Per quanto riguarda le fonti onlinela metà degli intervistati usa i motori di ricerca per reperire informazioni e notizie, mentre il 41% lo fa attraverso i social media, con una netta differenza tra donne (34%) e uomini (50%). Chi usa i social media per la ricerca di notizie e informazioni preferisce Facebook, usato dal 65%, prevalentemente nella fascia di età 35-44 anni e più dalle donne che dagli uomini. Rispetto alla disinformazione, il 50% degli intervistati non ha mai creduto a una fake news e il 47% ritiene che siano più presenti sui canali digitali. L’intelligenza artificiale è conosciuta, almeno per sentito dire, per l’85% dei partecipanti, ma solo il 17% pensa che migliorerà la qualità dell’informazione mentre il 47% ritiene che potrebbe peggiorarla e il 36% che non avrà nessun effetto in termini di qualità.

 




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