29 MAGGIO 2024

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29 MAGGIO 2024 - 13:12


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RIMINI: Approvato l'ampliamento del quartiere fieristico | VIDEO

Il Consiglio Comunale di Rimini ha segnato una svolta storica per la città approvando l'accordo territoriale per l'ampliamento del polo fieristico riminese. Con un ampio consenso di 22 voti favorevoli, 4 astensioni e nessun voto contrario, la proposta è stata accolta con entusiasmo, sottolineando l'importanza strategica di questa infrastruttura per la crescita economica e sociale del territorio.

L'accordo, che sostituisce e integra il precedente sottoscritto con la Provincia di Rimini nell'agosto 2020, permette alla società Italian Exhibition Group (IEG) di espandere gli spazi espositivi del quartiere fieristico di ulteriori 26.000 metri quadrati, aggiungendosi ai già esistenti 166.000 metri quadrati. Questo ampliamento non solo risponde alla crescente domanda di manifestazioni fieristiche, ma introduce nuove funzioni ricreative e di spettacolo, con la possibilità di organizzare eventi anche all'aperto.

Uno degli elementi più innovativi del progetto è la realizzazione di una nuova arena circolare, una cupola con una capienza stimata di 20.000 persone. Questa struttura polivalente consentirà di ospitare una vasta gamma di eventi, dalle fiere internazionali ai concerti, dalle conferenze ai grandi spettacoli, consolidando Rimini come centro nevralgico per eventi di rilievo.

L'ampliamento del polo fieristico riminese rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo economico della città e dell'intera regione. Le fiere sono catalizzatori di affari e innovazione, attraggono investimenti, favoriscono il turismo e creano opportunità di lavoro. L'incremento degli spazi espositivi e la nuova arena circolare sono destinati a potenziare l'attrattività internazionale di Rimini, rafforzando il suo ruolo nel panorama fieristico globale.

Miglioramenti Infrastrutturali e Ambientali

L'accordo territoriale tiene in grande considerazione il contesto urbano e le esigenze dei residenti. Gli ampliamenti previsti saranno accompagnati da significativi miglioramenti nell'accessibilità e nella viabilità della zona fieristica. Tra i progetti in fase di valutazione vi sono il prolungamento del Metromare, una variante della Statale 16 e la realizzazione di un nuovo casello autostradale in prossimità della Fiera, in collaborazione con Autostrade e Regione.

Un altro aspetto cruciale è l'incremento delle dotazioni di parcheggi, essenziale per gestire l'afflusso di visitatori e garantire una viabilità sostenibile. Questi interventi infrastrutturali sono pensati per integrare armoniosamente l'espansione fieristica nel tessuto urbano, minimizzando l'impatto ambientale e migliorando la qualità della vita dei cittadini.

Oltre all'accordo territoriale, il Consiglio Comunale ha approvato con 22 voti favorevoli, 1 contrario e 3 astensioni, il nulla osta al rilascio del permesso di costruire convenzionato in deroga. Questo consentirà a IEG di procedere rapidamente con un primo ampliamento mediante la realizzazione di padiglioni temporanei, operativi già a partire dall'autunno.

La seduta ha visto anche l'approvazione della conferma al documento unitario 2023 e del protocollo di intesa per la costituzione del gruppo industriale Tpl in Emilia Romagna, con 17 voti favorevoli, 2 contrari e 8 astenuti. Queste deliberazioni testimoniano una visione comune di sviluppo e innovazione che permea le scelte strategiche del Consiglio Comunale.

L'ampliamento del polo fieristico riminese non è solo un investimento in infrastrutture, ma una scommessa sul futuro di Rimini e della sua comunità. Questo progetto ambizioso aprirà nuove prospettive, consolidando la città come un punto di riferimento per eventi di scala internazionale. L'impegno del Consiglio Comunale e la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti saranno determinanti per trasformare questa visione in una realtà prospera e sostenibile. Rimini è pronta a raccogliere questa sfida, proiettandosi verso un futuro di crescita e innovazione.




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BOLOGNA: Ricostruzione post alluvione, de Pascale a Castel Maggiore | VIDEO

Castello, borgata lungo il canale Navile alle porte di Castel Maggiore, comune della prima cintura bolognese, ha subito pesantissimi danni nell’ultima ondata di maltempo dello scorso ottobre. A essere colpiti dall’acqua e dal fango decine tra abitazioni, negozi, aziende e ristoranti: fin da subito sono iniziati gli interventi di ripristino e di manutenzione delle sponde danneggiate da una portata d’acqua fuori scala rispetto alla norma. A breve, partirà un nuovo intervento di consolidamento ai lati del canale che consentirà anche di riaprire la pista ciclo-pedonale, oggi interrotta. Per fare il punto sui lavori e incontrare imprenditori e cittadini, qui si è recato il presidente della Regione, Michele de Pascale, in una nuova tappa dei sopralluoghi che sta dedicando a cadenza settimanale ai luoghi più colpiti dal maltempo. Ad accompagnare de Pascale, la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, e il sindaco di Castel Maggiore, Luca Vignoli. Insieme hanno fatto visita a una lunga serie di realtà colpite, tra cui il ristorante La Corte dei Molini, in via Matteotti, l’azienda Clauger Technofrigo, Elettrogamma Impianti, la trattoria Alla Scuderia, il bar Prince, oltre ad alcune case in piazza Martiri e via Albertina. “Con il sopralluogo di oggi abbiamo voluto esprimere ancora una volta tutta la nostra vicinanza alle persone, ai ristoratori, al tessuto imprenditoriale- hanno sottolineato de Pascale e Rontini-. In questo territorio c’è un problema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e il Comune ha stanziato risorse importanti per intervenire quanto prima sulla rete. Dopodiché- hanno proseguito presidente e sottosegretaria- qui siamo in un nodo idraulico storico, plurisecolare della pianura bolognese, dove c’è una criticità strutturale legata al Navile. C’è il tema della realizzazione di casse di espansione, immediatamente a valle dell’abitato, individuate tra gli interventi prioritari nei Piani speciali. Con il commissario Curcio lavoreremo per poterle accelerare, ma dobbiamo anche capire se siano possibili delle soluzioni proprio sul nodo principale della conca, per aumentarne la capacità idraulica e quindi mettere in sicurezza il territorio.  In questo territorio- hanno aggiunto- ci sono state due alluvioni, nel 2023 e 2024: tutte le procedure di indennizzo vanno messe a regime, perché ci sia una modalità semplice per i cittadini per avere i rimborsi. Non ci stancheremo mai di dirlo- hanno concluso de Pascale e Rontini-: nessuno sarà lasciato solo”. Tornando alla messa in sicurezza della zona, la Regione, intanto, “ha effettuato lavori di manutenzione straordinaria; a breve partiremo con interventi su due grossi cedimenti delle sponde, avvenuti proprio con l’alluvione di ottobre”.