RAVENNA: Iniziata la demolizione della seconda Torre Hamon | VIDEO
Prosegue, nonostante le proteste, la demolizione delle torri Hamon a Ravenna. Ieri sono partiti i lavori per la distruzione della seconda torre.
Meno di un mese. Tanto è passato tra l’annuncio della demolizione e l’effettiva distruzione delle Torri Hamon, che da mercoledì non sono ormai più, a tutti gli effetti, parte del paesaggio della darsena di Ravenna. La notizia della volontà di Eni di voler radere al suolo i due colossi di cemento era stata data dal Comune il 27 marzo, suscitando immediatamente le proteste di cittadini e associazioni che vedevano nelle due torri un patrimonio storico e paesaggistico della città: il simbolo della crescita industriale degli anni ’50. Ciononostante pochi giorni dopo, il 2 aprile, le gru avevano iniziato ad attaccare la prima torre, smontandola pezzo per pezzo.
A quel punto le voci contrarie sono aumentate. Italia Nostra ha organizzato due manifestazioni, una di queste assieme alla nipote di Michelangelo Antonioni, il regista che aveva immortalato le torri nel suo film “Il deserto rosso”. Si è poi unita l’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, che ha scritto una lettera al Ministro alla Cultura Sangiuliano: “La perdita di tali architetture che sono dei veri e propri monumenti del costruito industriale, rappresenta un grave danno per il patrimonio culturale” si legge nel testo inviato a Roma. Un appello lanciato anche in consiglio comunale martedì dal consigliere Ancisi della Lista per Ravenna. Tutte preghiere cadute nel vuoto.
Martedì il grosso braccio meccanico della gru ha iniziato a demolire anche la seconda torre della quale, tra pochi giorni, non resterà più traccia. Al loro posto, ha spiegato Eni, che pochi mesi fa ha venduto l’area all’Autorità Portuale, nascerà un parco per il fotovoltaico.
ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ