15 APRILE 2024

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15 APRILE 2024 - 13:54


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RIMINI: Affitti brevi, il Comune, “è concorrenza sleale” | VIDEO

Il fenomeno degli affitti brevi è esploso ovunque, specie nelle mete turistiche come Rimini dove famiglie, lavoratori e studenti faticano a trovare alloggi disponibili. Secondo il Comune si tratta di concorrenza sleale nei confronti degli hotel.

 

 

Continua ad essere un tema annoso per le città, non soltanto italiane, quello degli affitti brevi per turisti che sottraggono alloggi a famiglie e studenti. La situazione in una città turistica balneare come quella di Rimini qual è?

“Dal 2019 ad oggi, nell'arco di cinque anni, l'incremento degli immobili entrati nel mercato degli affitti brevi è stato del 110% a Rimini. Quindi stiamo parlando di un fenomeno importante”, spiega Juri Magrini, assessore comunale al Bilancio.

Ritenete che l’evasione fiscale sia cospicua in questo segmento di mercato?

“È un tema interessante e molto complicato perché le possibilità che l'ente locale, in questo caso il Comune, ha di poter agire su l'evasione fiscale sono limitate e ci vorrebbero degli strumenti ulteriori che lo Stato dovrebbe dare agli enti locali, o dovrebbe farlo in prima persona”.

Che cosa vi auspicate dal governo?

“La questione degli affitti brevi rischia di diventare un tema di concorrenza sleale nei confronti di chi ha un'impresa, una partita Iva. L'ultima modifica della norma del governo della ministra Santanché permette di avere fino a quattro appartamenti che possono entrare nel circuito degli affitti brevi senza avere attività d'impresa, cioè senza avere partita Iva. Io mi auspico e mi auguro che il governo riveda questi numeri, che li riduca”.




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RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Era ricoverato in terapia intensiva dal 31 gennaio all’ospedale Bufalini di Cesena, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e del Silb Emilia-Romagna, si è spento oggi. Dopo l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito giovedì scorso, le sue condizioni erano rimaste gravi ma stabili. Indino, che aveva da poco compiuto 70 anni, era una figura di spicco nel panorama economico e imprenditoriale riminese. Punto di riferimento per il mondo della movida, ricopriva diversi incarichi di rilievo: oltre alla presidenza regionale del Silb, il sindacato dei titolari dei locali da ballo, guidava anche il Caar, il centro agroalimentare di Rimini. Il sindaco di Rimini, in una nota, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ha tutta la malinconia dei ricordi più dolci il racconto che spesso Gianni Indino faceva sull'inizio della sua lunga storia d'amore con Rimini. Anno 1976, lui ventiduenne nato a Oria ma subito emigrato con la famiglia a Torino, che suona il campanello della Pensione Portofino. In cerca di un lavoro nei locali della riviera, con pochi soldi e molte più speranze, in una città sconosciuta. E lì, il primo 'bacio': un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo era sufficiente: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando poi impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della Pensione Portofino che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra i successi e i trionfi alla consolle da dj delle discoteche riminesi e romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout”.