27 MARZO 2024

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27 MARZO 2024 - 18:58


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SAN MARINO: "Cessate il fuoco" il Rettore dell'università si toglie l'ermellino per Gaza

"Pace, cessate il fuoco": è la semplice ma potente frase proiettata oggi pomeriggio sul maxi schermo della sala Arengo del Centro Congressi Kursaal di San Marino che oggi ha ospitato l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università del Titano durante l'intervento del rettore, Corrado Petrocelli. Rettore che ha concentrato la sua prolusione sulle guerre e in particolare sul conflitto a Gaza.

In segno di "rispetto", si è tolto l'ermellino nel mezzo del suo intervento: "questo dovrebbe essere il simbolo dell'autorità accademica?", si è chiesto togliendolo, "facciamo che questa inaugurazione accademica si svolge senza questo, per rispetto". Un gesto seguito da un applauso. "Cosa cambia questo piccolo gesto di un piccolo rettore, di piccola università dentro un piccolo Stato? - ha detto - Niente, forse. Ma almeno ribadisce che questo è un luogo in cui ci si sforza di leggere, di interpretare la realtà, di essere liberi, di riflettere, di interrogarsi". "Dovrei come consuetudine avventurarmi in una impresa faticosa", aveva poc'anzi esordito, "di riassumere il lavoro svolto, i risultati raggiunti e delineare le prospettive per il futuro. Oggi sinceramente non me la sento di cominciare così, ma gli eventi di questi ultimi mesi e ultimi giorni ci dimostrano che i focolai di guerra sono così numerosi che sarebbe difficile citarli tutti, per non parlare delle guerre pregresse e magari dimenticate, come quella di Siria". Il rettore ha posto l'accento sul conflitto russo-ucraino, con l'allarme del Consiglio europeo sullo "scenario di guerra". "La guerra si normalizza a sfavore della diplomazia", ha proseguito. Ma soprattutto, ha continuato, "la vicenda israelo-palestinese ha assunto numeri da catastrofe: abbiamo superato i 30mila morti, con il 70% di donne e bambini. Come se morisse un bambino ogni 10-15 minuti da quando c'è stato il massacro di Hamas il 7 ottobre".




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FORLI': Violente grandinate colpiscono la provincia, Coldiretti segnala gravi danni alle colture

Nella giornata di martedì un’ondata di maltempo ha investito la provincia di Forlì-Cesena, con temporali intensi e grandinate particolarmente violente. Le zone più colpite includono Forlì, Villanova, Castiglione, Petrignone, Villagrappa, Rovere e Castrocaro Terme – Terra del Sole. In queste aree, la grandine ha causato danni significativi alle colture frutticole e seminative, compromettendo gravemente la produzione agricola locale. Francesco Pini, segretario di Coldiretti per la zona di Forlì e Meldola, ha dichiarato: “Le nostre campagne sono state investite da un evento violento e improvviso. Le colture frutticole, come pesche, albicocche e ciliegie, erano in piena fioritura e sono state duramente colpite. Anche i seminativi, come grano e orzo, che stavano entrando in una fase critica di sviluppo, hanno subito danni significativi. In alcune aziende si stima una perdita che supera il 60% della produzione, un colpo durissimo per il settore agricolo locale.” Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena, ha sottolineato: “Questi eventi atmosferici estremi mettono a dura prova la resilienza dei nostri agricoltori. È fondamentale che le istituzioni comprendano la gravità della situazione e intervengano con misure concrete a sostegno del comparto agricolo, che rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia locale.” Alessandro Corsini, direttore di Coldiretti Forlì-Cesena, ha aggiunto: “La frequenza e l’intensità di questi fenomeni atmosferici stanno aumentando, rendendo sempre più difficile per gli agricoltori proteggere le proprie colture. È necessario investire in strumenti di prevenzione e supporto per garantire la sostenibilità del settore agricolo nel nostro territorio.” Le grandinate di questo periodo sono il risultato di specifiche condizioni atmosferiche tipiche della primavera. In questa stagione, l’aria è generalmente più fresca rispetto alla tarda primavera o all’estate, il che porta a una formazione delle nubi temporalesche a quote più basse. Questo permette ai chicchi di grandine, anche se di dimensioni ridotte, di raggiungere il suolo senza sciogliersi completamente. Inoltre, la presenza di aria secca sotto la base delle nubi intensifica le correnti discendenti, accelerando la caduta della grandine e favorendo accumuli al suolo. Di fronte a questa emergenza, Coldiretti Forlì-Cesena chiede l’attivazione immediata delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità e l’adozione di misure straordinarie di sostegno economico per le aziende agricole colpite. È fondamentale che le istituzioni intervengano tempestivamente per supportare gli agricoltori in questa difficile situazione. Questi episodi di maltempo confermano la necessità di strategie di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici per tutelare il comparto agricolo. L’aumento della frequenza di eventi estremi, come grandinate, nubifragi e gelate fuori stagione, rappresenta una minaccia concreta per gli agricoltori, che vedono compromessi i loro raccolti e il proprio lavoro. È indispensabile investire in sistemi di protezione attiva e fornire un maggiore supporto per l’adozione di pratiche agricole resilienti.