21 FEBBRAIO 2024

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21 FEBBRAIO 2024 - 10:17


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EMILIA-ROMAGNA: Peste suina, Mammi, “2 milioni per la riduzione di cinghiali” | VIDEO

In Italia, come in diversi altri Paesi, la peste suina africana si diffonde principalmente tra i suini selvatici, che mantengono l’infezione nell’ambiente rendendo difficile la sua eradicazione. Il forte rischio di passaggio dagli animali selvatici ai domestici, rappresenta il motivo per cui alla comparsa di casi nei selvatici, scattano misure di limitazione delle movimentazioni di animali e prodotti, con conseguenti possibili ingenti perdite economiche.

La malattia, che colpisce suini domestici e cinghiali e non è trasmissibile all’uomo, se non bloccata potrebbe rappresentare un grave danno economico per l’economia dell’Emilia-Romagna e delle aziende che operano nel settore della zootecnia, che conta circa 1200 allevamenti, 1,2 milioni di capi e una produzione lorda vendibile stimata in quasi 310 milioni di euro.

Le misure messe a punto dalla Regione

La Regione Emilia-Romagna fin dalla prima comparsa di casi di peste suina sul territorio nazionale si è impegnata per l’innalzamento dei livelli di bio-sicurezza negli allevamenti e nelle aziende, attraverso due bandi per complessivi 7 milioni di euro, mentre un terzo partirà a breve.

È stata messa a punto una strategia, assieme all’Istituto superiore per la pro-tezione e la ricerca ambientale e all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, per ridurre la circolazione del virus, concentrandosi in particolare nell’attività di riduzione della popolazione di cinghiali nelle aree poste all’interno del confine delle tre reti autostradali A1, A15 e A21, vicine al distretto di Langhirano.

Su fronte del contenimento dei cinghiali, la Giunta regionale ha reso disponibili tutti gli strumenti che la normativa nazionale consente per ridurne il numero, ampliando a tutto il periodo dell’anno l’attività in selezione e permettendo ogni forma di autodifesa da parte degli allevatori e degli agricoltori, interessati da una presenza massiccia di cinghiali.

È stato rinnovato l’accordo con le Polizie Provinciali e approvata la seconda tranche di finanziamenti alle Province per l’anno in corso, per complessivi 900 mila euro, parte dei quali destinati proprio alla riduzione dei cinghiali con l’obiettivo di ridurne la presenza sul territorio.




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