EMILIA-ROMAGNA: In tre mesi oltre 50.000 accessi nei Cau | VIDEO
La Regione Emilia-Romagna fa un bilancio sui primi tre mesi di attività dei Cau, Centri di assistenza-urgenza. A presentare i dati l'assessore Raffaele Donini e il presidente Stefano Bonaccini. Sono 30 i Cau già realizzati, a partire dall’inaugurazione di quello di Budrio, nel bolognese, lo scorso 1 novembre. Sono stati oltre 50mila gli accessi, con una previsione di 500mila nel 2024, grazie alla ventina di nuove strutture che saranno realizzate quest’anno. I tempi medi d’attesa sono inferiori ai 90 minuti e le cure sono state prestate in loco nell'83% dei casi. I problemi ortopedici e gastrointestinali, insieme ai disturbi minori, rappresentano i motivi d’accesso più frequenti, circa il 52%. E gli effetti dell'alleggerimento del carico dei Pronto Soccorso si farebbero già sentire. Rispetto al gennaio del 2023, c'è stato un calo di accessi nei di circa il 6%. Il presidente Bonaccini ha evidenziato, ancora una volta, i problemi della sanità dovuti alla mancanza di finanziamenti dal Governo. “Ogni volta che la presidente Giorgia Meloni dice che, quando se ne andranno, lasceranno il più alto Fondo sanitario” mai avuto - attacca - “lo avrebbero potuto dire tutti i presidenti del Consiglio con i quali ho lavorato in questi dieci anni”. Così, il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Il problema - spiega Bonaccini - è il rapporto con il Pil del Paese e noi scendiamo agli ultimi posti tra i peggiori in Europa: mancano risorse e pagano di più le Regioni che hanno più sanità pubblica come noi e la Toscana e manca anche il personale”
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