19 FEBBRAIO 2024

09:48

NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

682 visualizzazioni


19 FEBBRAIO 2024 - 09:48


NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

682 visualizzazioni



ROMAGNA: Carenza personale, Camera di Commercio, “Lavorare sulla cultura del lavoro” | VIDEO

I fabbisogni occupazionali delle imprese nel 2023 sono stati rilevati dalla Camera di Commercio della Romagna.

Per la provincia di Forlì-Cesena

L’indagine rileva 43.780 entrate previste nel 2023, nel 2022 erano 41,560, nel 2019 32.850. Le imprese che assumono sono risultate il 68% (+2%), i giovani ricercati per il 32% dei casi (+2%) e le difficoltà di reperimento delle figure desiderate dagli imprenditori pari al 47% (erano al 31,5% nel 2021, +4% rispetto al 2022).

I contratti proposti sono per l’85,5% da dipendenti in crescita (15% tempo indeterminato, 59,5% determinato e 11% di altro tipo, tutti in crescita) e per il 14,5% nelle forme ‘flessibili’ (8,8% somministrazione/interinali in e 5,7% di collaborazione/partite Iva/altri, in calo); per il 31% in sostituzione di personale in uscita (re-placement) e per il 21% destinati a nuove figure (non già presenti in azienda) probabilmente rivolti a giovani.

I primi 5 settori di attività per entrate programmate del 2023 sono: servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con la numerosità di entrate pari a 10.570 (9,230 nel 2022) ; commercio e riparazioni con 7.900 (6.000 nel 2022); costruzioni con 3.080 (2.440); altre industrie con 3.050 (3.080); servizi di trasporto e logistica con 2.540 (non era nelle prime 5 posizioni l’annualità precedente).

Le 3 professioni più richieste in valore assoluto (in base alla classificazione ISTAT CP2011 3 digit) sono: addetti nelle attività di ristorazione (7.910 unità) per il 50% dei casi difficili da reperire; addetti alle vendite (3.910 unità), 32% difficili da trovare; personale non qualificato nei servizi di pulizia (3.830), con il 32% di difficoltà.

I titoli di studio più richiesti sono di istruzione secondaria, della scuola dell’obbligo e dell’istruzione terziaria, rispettivamente per 29.480 posizioni, 9.680 e 4.630, ma le difficoltà registrano un 58% per i titoli terziari, 47% secondari e 42% dell’obbligo con probabile formazione del personale all’interno delle imprese/nelle Academy.

L’esperienza è richiesta nell’87% dei casi ai titoli più elevati, 61% intermedi e 48% dell’obbligo.

Per la provincia di Rimini

L’indagine rileva 53.730 entrate previste nel 2023, nel 2022 erano 47.420 e nel 2019 38.170. Le imprese che assumono sono risultate il 72%, i giovani ricercati per il 31% dei casi e le difficoltà di reperimento delle figure desiderate dagli imprenditori pari al 45%, cresciute di altri 5 punti percentuali (p.p.) nell’ultimo anno.

I contratti proposti sono per il 91,3% da dipendenti in crescita (11 tempo indeterminato, 68,3 determinato e 12% di altro tipo) e per l’8,7% in calo nelle forme ‘flessibili’ (4,1 somministrazione/interinali e 4,6% di collaborazione/partite Iva/altri); per il 27% in sostituzione di personale in uscita (re-placement) e per il 27% destinati a nuove figure (non già presenti in azienda) probabilmente rivolti a giovani.

I primi 5 settori di attività per entrate programmate del 2022 sono: servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con 25.450 (19.280 dato 2022) entrate previste; commercio e riparazioni, con 6.790 (5.480); altri servizi, con 4.090 (4.630); Servizi culturali-sportivi-altri con 3.310 (non era nelle prime 5 posizioni l’annualità precedente); costruzioni con 3.270 (3.070).

Le 3 professioni più richieste in valore assoluto (in base alla classificazione ISTAT CP2011 3 digit) sono: addetti nelle attività di ristorazione con 18.610 (12.850 unità 2022) per il 49% dei casi difficili da reperire; personale non qualificato nei servizi di pulizia con 6.680, (5.220) entrate, con il 30% di difficoltà; addetti alle vendite 4.160 (3.600 unità), 30% difficili da trovare.

I titoli di studio più richiesti sono di istruzione secondaria, della scuola dell’obbligo e dell’istruzione terziaria, rispettivamente per 38.300 posizioni, 11.260 e 4.170, ma le difficoltà registrano un 83% per i titoli terziari, 66% secondari e 51% dell’obbligo con probabile formazione del personale all’interno delle imprese/nelle Academy.

L’esperienza è richiesta nell’83% dei casi ai titoli più elevati, 66% intermedi e 51% dell’obbligo.

I canali più utilizzati per il reperimento sono le conoscenze dirette per il 45% (Emilia-Romagna ER 39% e Italia IT 42%) e quelle tramite conoscenti, amici parenti, per il 39% (ER e IT 33%), seguono i CV inviati alle imprese, per il 38% (Emilia-Romagna ER 38%, Italia IT 34%).




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ