13 FEBBRAIO 2024

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13 FEBBRAIO 2024 - 08:55


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RIMINI: Novarese ancora terra di nessuno, presto una nuova asta | VIDEO

Ancora nulla di fatto a Rimini nella nascita del ‘polo del benessere’ con al centro la riqualificazione della Novarese. L’ex colonia sarà presto oggetto di una nuova asta, e ci sarebbero già diversi imprenditori interessati ad acquistarla.

 

Sotto il cielo della Novarese, l'orizzonte si apre a nuove opportunità. Dopo il tramonto del progetto di riqualificazione di Coopsette, finita in liquidazione, la città di Rimini è pronta a voltare pagina. Dopo aver acquisito la piena proprietà dell'ex colonia di Miramare, nel 2018, il Comune ha intrapreso svariati tentativi per attirare nuovi investitori. Ma nessuno di questi ha portato ai risultati sperati.

Palazzo Garampi – come riporta il Carlino locale -, lancerà presto un nuovo bando, e la buona notizia è che sarebbero già una decina le manifestazioni di interesse giunte agli uffici comunali da imprenditori locali e cordate di aziende. Tra questi anche chi si è impegnato nell’acquisto della vicina colonia Bolognese.

La nuova asta sarà lanciata entro la fine dell'anno, e sono due i possibili assetti: la vendita o la concessione della Novarese con diritto di superficie per un lungo periodo. Il manufatto razionalista, gioiello architettonico del suo tempo, stando alle ultime perizie vale almeno 4 milioni di euro. Ma il bando potrebbe includere la riqualificazione dell’intera area, compreso lo stabile di Riminiterme.

Il vincitore si troverebbe così in mano un’opera dal valore molto più alto e potrebbe mettere in piedi il famigerato ‘polo del benessere’ con tanto di mega-albergo e centro termale. Un’idea che ha oramai diversi anni e che intende riqualificare un segmento periferico di città al momento con poco appeal. In questo senso vanno avanti i confronti con i possibili investitori, con la speranza che sia la volta buona.




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.