2 DICEMBRE 2024

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2 DICEMBRE 2024 - 14:36


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ROMAGNA: Auditorium e Casa della Musica, arrivano i fondi per Cesena e Ravenna | VIDEO

In arrivo dal Ministero importanti fondi per i conservatori di Cesena e Ravenna, che consentiranno di portare a termine una seria di lavori attesi da tempo.

Da una parte la Casa della Musica a Cesena, dall’altra l’auditorium nell’ex caserma Alighieri di Ravenna. Buone notizie per i due conservatori romagnoli che, grazie ai fondi ricevuti dal Ministero dell’Istruzione, possono compiere un passo decisivo per due progetti in cantiere da tempo.

A Cesena si sta realizzando la nuova Casa della Musica, che diventerà la sede delle due più importanti scuole musicali cittadine: il conservatorio Maderna e l’istituto Corelli. La struttura sorgerà all’interno di Palazzo Mazzini-Marinelli, fino a pochi anni fa sede universitaria, che ora ospita gli studenti della scuola media di viale della Resistenza, attualmente in ristrutturazione. I lavori per il nuovo conservatorio sono iniziati nel 2022, partendo dalla sostituzione di infissi e vetri e dall’efficientamento energetico. Ora i fondi del Miur, quasi 3 milioni di euro, potrebbero dare un impulso decisivo al cantiere. “Una trasformazione sempre più vicina”, ha commentato il sindaco Enzo Lattuca.

Cinque milioni di euro andranno invece al Conservatorio Verdi di Ravenna. Questi fondi saranno destinati alla costruzione del nuovo auditorium, che sorgerà al posto dell’ex caserma Alighieri. Si tratta di una struttura a più piani, situata all’interno di un grande parco, che ospiterà anche una sala prove, una biglietteria e un bar. Tuttavia, il progetto non è ancora definitivo e, di conseguenza, i tempi di costruzione saranno presumibilmente più lunghi.




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BOLOGNA: Raccolta firme di Fratelli d’Italia per il referendum contro la città 30 | VIDEO

Fratelli d’Italia ha organizzato una raccolta firme in piazza Galvani a Bologna contro la città 30 e a sostegno dell’operato delle forze dell’ordine, a pochi giorni dalla presentazione dei dati del Comune a un anno dall’entrata in vigore del provvedimento. Un banchetto per raccogliere firme a sostegno del referendum contro la città 30° a Bologna. Una corsa contro il tempo, con la scadenza prevista per il 25 gennaio, per Fratelli d’Italia che si schiera contro il provvedimento adottato dal Comune, sottolineando come i numeri presentati di recente dal sindaco Lepore non siano così diversi rispetto agli anni precedenti e polemizzando anche sul cambio del Presidente dell’osservatorio regionale sulla sicurezza stradale per motivazioni politiche. Una raccolta firme anche a sostegno dell’operato delle forze dell’ordine, ritenute da FdI poco tutelate e sotto l’occhio del ciclone dopo i recenti fatti di cronaca per il caso Ramy e le conseguenti manifestazioni in città. "Sono fuorvianti i dati che ci sono stati forniti dal sindaco Lepore rispetto alla città 30 all'ora, in particolare quando dice che c'è un calo della mortalità e degli incidenti" proprio grazie alla misura introdotta un anno fa. A dirlo è l'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Stefano Cavedagna, commentando il bilancio tracciato dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ad un anno dall'entrata in vigore della riduzione della velocità in tante strade della città. Fratelli d'Italia ha già raccolto "circa 3000 firme" per indire un referendum per abrogare la misura e nel corso della giornata sono stati organizzati banchetti in diversi punti della città per incrementare le sottoscrizioni dei bolognesi (ne servono 9mila) per questo scopo e per sostenere il Ddl Sicurezza. Dai dati della Città metropolitana nel 2013 avevamo soltanto 7 decessi, quindi meno di quelli che abbiamo oggi, poi nel 2014 nel 2015 nel 2016 c'è stato un aumento della mortalità sulle strade e nel 2017 un ulteriore diminuzione molto simile a quella del 2013". Per Cavedagna "questi dati statistici vengono purtroppo forniti ad hoc per cercare di imbrogliare i cittadini o di portarli ad aderire alla città a 30 all'ora. Purtroppo, come ci dice invece la polizia locale rispondendo a un'interrogazione che noi abbiamo presentato negli ultimi mesi, i dati della mortalità sulle strade di Bologna, sono causati da chi guida in stato di ebbrezza - spiega Cavedagna - da chi fa guida spericolata, da chi guida guardando il cellulare o chi ha comportamenti illeciti sulle strade uno tra questi, ad esempio era una persona che viaggiava oltre i 120 all'ora sui viali della città. Sono questi i casi che purtroppo causano mortalità, come abbiamo visto anche qualche mese fa in via Azzurra dove chi ha causato l'incidente si è dimostrata sotto effetto di stupefacenti, non è chi va ai 36 o i 40 all'ora che uccide le persone. "A Bologna, come segnalato anche dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, c'è una situazione anche determinata dalla concomitanza di eventi di particolare rilievo. È significativo in questa fase garantire alle forze dell'ordine una vicinanza e una solidarietà che qualcuno ha messo troppe volte in discussione con comportamenti che sono sotto gli occhi di tutti". Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, che in piazza Galvani a Bologna ha partecipato al banchetto di Fratelli d'Italia per la raccolta firme a sostegno alle Forze dell'Ordine  e per No Bologna 30. "Chiediamo - prosegue - come si evince dal Ddl Sicurezza, l'introduzione di strumenti che garantiscono maggiore sicurezza per la cittadinanza, maggiore tutela dei diritti soprattutto nei confronti dei soggetti più deboli e anche un'attenzione nei confronti delle forze dell'ordine, spesso sottoposte ad offese e oltraggi che non sono più sostenibili".