18 DICEMBRE 2024

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18 DICEMBRE 2024 - 14:26


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BOLOGNA: Bilancio di previsione dell'Ateneo, pesano tagli e incremento Istat | VIDEO

Presentato il bilancio di previsione 2025-2027 dell'Università di Bologna: nessun aumento di tasse per gli studenti e quasi 20 milioni per il diritto allo studio il prossimo anno. Il rettore Molari parla di bilancio positivo, nonostante la riduzione del finanziamento ordinario e l'incremento dei costi del personale per via dell'adeguamento Istat. “Se però venisse compensato -ha detto- certamente potrebbe aiutare gli atenei a consolidare gli sforzi di questi anni”

Nessun aumento delle tasse per gli studenti: è sicuramente questa la notizia migliore riguardo il bilancio di previsione 2025-2027 dell'Università di Bologna. Un bilancio che il rettore Giovanni Molari definisce comunque positivo, nonostante la riduzione di circa 21 milioni di euro dal Fondo di Finanziamento Ordinario, stimato nella misura complessiva di 475 milioni. “La riduzione delle risorse pone un tema di sostenibilità nel medio e lungo periodo -commenta Molari-. Sicuramente, avendo messo da parte un po' di risorse in questi anni possiamo presentare un bilancio con una stabilizzazione di quasi il 50% di Rtda del Pnrr, con un mantenimento del sistema del diritto allo studio, del dottorato di ricerca e una razionalizzazione della spese di ateneo, mantenendo anche tutto il piano edilizio progettato e che intendiamo portare a termine”. I proventi dalla contribuzione studentesca, seconda fonte di entrata per importanza, sono stimati per il 2025 a 127,85 milioni, quattro e mezzo in più rispetto al precedente bilancio; complessivamente, quello del 2025 si assesta a poco più di 1.094 milioni, di cui 122 per gli investimenti. A bugdet per il 2025, inoltre, 19,55 milioni per il diritto allo studio, 88 per nuove assunzioni nel triennio e 502 nell'ambito dei costi del personale (quasi 12 in più in un anno). A pesare circa 48 milioni in tre anni, a fronte di un aumento di spesa di programmazione che sfiora i 60, è l'incremento Istat. “Più che altro pesa il combinato fra la riduzione delle risorse e l'incremento Istat -sottolinea il rettore-. Questo lo rende un bilancio con qualche difficoltà di prospettiva. Certamente la compensazione di questo incremento aiuterebbe tantissimo le università”.

 




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BOLOGNA: Alluvione, nasce la cabina di regia unica con la Regione

Dopo le recenti alluvioni, nasce in Emilia-Romagna un’unica cabina di regia degli interventi tra Regione (Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile), Città metropolitana e Comune di Bologna per affrontare in modo condiviso e congiunto le azioni necessarie per la messa in sicurezza progressiva del territorio di Bologna. La lettera di intenti è stata firmata dal presidente Michele de Pascale e il sindaco del capoluogo Matteo Lepore. La cabina di regia si interfaccerà in modo unitario nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri e del Commissario di Governo. In particolare, "si chiederà al Governo - spiega l'ente regionale - di estendere la competenza del Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche a partire dal maggio 2023 anche agli episodi alluvionali" che hanno interessato Bologna. "L’obiettivo della cabina di regia politica è quello di definire in modo condiviso una nuova e più funzionale suddivisione delle funzioni e delle competenze sulla rete idraulica complessiva della città di Bologna e sul territorio metropolitano, anche attraverso la definizione di un accordo di programma o di altro strumento giuridico idoneo fra i diversi enti e soggetti, sia pubblici che privati, coinvolti". I gravi eventi che hanno colpito la città e l’area metropolitana di Bologna "hanno certamente reso necessario un rafforzamento e una sensibilizzazione della cultura di protezione civile, della piena presa coscienza dei cambiamenti climatici e l’adattamento agli eventi estremi sempre più frequenti da parte della comunità. In collaborazione con l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile si predisporranno una serie di attività divulgative e formative, sia tra enti che presso la cittadinanza". Questo strumento di decisione politica sarà affiancato da un team di lavoro tecnico dei rispettivi enti con la finalità di coordinamento ed indirizzo di tutti i soggetti coinvolti. Per quanto riguarda la città di Bologna, oltre a Regione e Comune, ne faranno parte Consorzio di Bonifica Renana, Hera (quale gestore del ciclo idrico integrato e del sistema fognario delle acque bianche), Atersir, Gestione Acque Canali Reno e Savena (G.A.C.R.E.S).  "Un passo necessario per fronteggiare rapidamente le criticità causate dall’alluvione che ha colpito il nostro territorio e avviare una serie di interventi per mettere in sicurezza idraulica la città e l’area metropolitana". Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, commentando l'istituzione di un'unica cabina di regia tra Regione Emilia-Romagna, comune e città metropolitana per gli interventi riguardanti il capoluogo emiliano romagnolo dopo le recenti alluvioni. "Con questo accordo - sottolinea - ci impegniamo a superare ogni sorta di disallineamento e frammentazione per un governo unitario degli interventi”. Le fasi di intervento definite per la città di Bologna sono tre. La prima riguarda gli interventi urgenti di breve termine con un primo ripristino delle funzionalità pre alluvionali delle opere gravemente danneggiate dagli eventi, dando mandato al gruppo tecnico la precisa individuazione degli stessi e la loro rapida risoluzione. Nella prima fase rientrano per esempio il ripristino della copertura divelta dei canali e la sistemazione di lesioni puntuali degli stessi nelle aree Costa, Zoccoli, Brizio, Monte Nero. La seconda fase prevede la valutazione di limitati interventi puntuali in sede, presso i canali, per la rimozione di restringimenti della portata idraulica tendenzialmente causati da opere private. La terza fase prevede il completamento dello studio idraulico già avviato sul complesso del reticolo e del sistema idraulico per la messa in sicurezza strutturale del nodo bolognese. In questa fase verranno individuate le opere specifiche e lo strumento attuativo. In questa fase si quantificheranno gli importi, le necessarie fonti di finanziamento delle opere e verranno fatte valutazioni sul soggetto attuatore più idoneo. Riguardo al territorio metropolitano di Bologna sarà attivato uno specifico team di lavoro tecnico dei rispettivi enti con la finalità di coordinamento ed indirizzo di tutti i soggetti coinvolti nella gestione e dell’assetto idrogeologico del territorio. Particolare attenzione sarà data, secondo quanto reso noto, agli ambiti collinari a partire dalla val di Zena,  particolarmente colpita dagli eventi dell’autunno scorso. L’articolazione delle diverse fasi di intervento sarà demandata a una prossima valutazione da parte della cabina di regia e del team tecnico.  “E' nostra intenzione affrontare il tema della gestione delle acque e della messa in sicurezza del territorio facendo un deciso salto di qualità negli interventi e lavorando in maniera totalmente sinergica tra tutti i livelli della Repubblica". Così il presidente dell'Emilia-Romagna, Michele de Pascale, commentando l'istituzione di un'unica cabina di regia tra Regione, Comune e Città metropolitana di Bologna per le azioni necessarie per la messa in sicurezza del territorio in caso di eventi alluvionali. "Questa lettera d’intenti, rappresenta un impegno formale di tutte le istituzioni a lavorare insieme per mettere in sicurezza un sistema idraulico bolognese, stratificato nei secoli e non più capace di far fronte agli eventi meteo di oggi", aggiunge.