BOLOGNA: Petrillo al fianco del progetto Agas, un mondo dello sport più inclusivo | VIDEO
Prima atleta trangender a partecipare alle Paralimpiadi, la bolognese Valentina Petrillo ha partecipato all'ultimo appuntamento del progetto Agas, All Gender are Sportive, promosso da diverse realtà del capoluogo per coinvolgere cittadini e società sportive in un percorso in grado di rendere il mondo dello sport, ancora dominato da stereotipi, sempre più inclusivo
Valentina Petrillo, velocista ipovedente che da Bologna è volata a Parigi la scorsa estate, diventando la prima atleta transgender a partecipare alle Paralimpiadi, assicura di non sentirsi un modello, ma la sua storia, raccontata anche in un libro e in un film-documentario, ha certamente aperto uno squarcio sulle questioni legate ad un mondo dello sport ancora dominato da stereotipi, nonostante l'esigenza di sempre più inclusività. E lo stesso ha cercato di fare il progetto Agas, All Gender are Sportive, ideato da Beatrice Dusio e Gaia Vivaldi, rispettivamente di Capoeira Angola Palmares e di Eden Park Zone, e coordinato dall'associazione Period Think Tank. Con focus sulle comunità sportive in zone interne e montane, Agas si è articolato in diverse azioni fra il 2023 e il 2024, come talk pubblici, un progetto teatrale sul revenge porn, il coinvolgimento di 12 associazioni dilettantistiche alla Carta etica dello sport dell'Emilia-Romagna e un questionario a cui hanno risposto oltre 100 persone che operano nel settore, facendo emergere la necessità di ampliare offerta formativa e informativa su questi temi. Perchè i dati a disposizione sono ancora troppo pochi, perchè a praticare sport non ci sono solo persone giovani e abili ma anche tesserati con identità non binarie e perchè solo le carriere alias non bastano, nemmeno in un territorio ritenuto all'avanguardia come il nostro.
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