RAVENNA: Prevenzione antimafia, accordo tra Prefettura e Procura | FOTO
Il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Daniele Barberini e la Presidente facente funzioni del Tribunale di Ravenna Maria Pia Parisi hanno sottoscritto un Accordo di Collaborazione finalizzato a implementare il circuito comunicativo tra i rispettivi Uffici per potenziare l’attività di prevenzione antimafia.
Alla sottoscrizione dell'Accordo in Prefettura, hanno partecipato anche i vertici delle Forze di Polizia e i componenti del Gruppo Interforze Antimafia (G.I.A.) coordinato dal Vice Prefetto Nazzareno De Franco.
L’Intesa accentua ancora di più la già proficua collaborazione tra Prefettura ed Uffici Giudiziari, al fine di rafforzare ulteriormente lo scambio di informazioni e la cooperazione nel rispetto delle competenze specifiche di ciascuno.
Ferme restando le funzioni di prevenzione amministrativa antimafia svolte dalla Prefettura e quelle investigative proprie della Magistratura ravennate e del segreto d’indagine, con la stipula del Protocollo si punta in particolare a:
· potenziare l'azione istruttoria del Gruppo Interforze Antimafia (G.I.A.), a supporto del Prefetto nelle verifiche svolte per il rilascio dell'informazione antimafia;
· prevenire infiltrazioni criminali negli interventi progettuali finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dal Piano Nazionale degli Investimenti Complementari;
· condividere con la Magistratura il patrimonio di conoscenze in possesso del Gruppo Interforze Antimafia, utili per l'adozione di provvedimenti interdittivi e per monitorare l’attività nei cantieri attraverso gli accessi ispettivi.
L’Accordo consolida un modello di collaborazione tra Prefettura, Procura e Tribunale di Ravenna, contribuendo ad una maggior tutela dell’economia legale e ad una più efficace azione di contrasto, soprattutto in via preventiva, della criminalità organizzata. L'approccio adottato conferisce ulteriore risalto alla sinergia tra tutte le componenti statali, Prefettura, Autorità Giudiziaria e Forze dell'Ordine che li vede operare insieme su tanti altri fronti di comune interesse come il contrasto alla piaga dei femminicidi e al bullismo.
L’Accordo stabilisce sul piano pratico che la Procura e il Tribunale comunichino, nel rispetto dei limiti connessi al segreto istruttorio, gli elementi informativi, le misure cautelari, i dispositivi del giudizio e di condanna, le proposte e gli atti applicativi delle misure di prevenzione, personali o patrimoniali, per i successivi approfondimenti istruttori da parte del G.I.A.
Dl canto suo la Prefettura segnalerà agli Uffici Giudiziari le proposte di adozione di informazione antimafia a carattere interdittivo che saranno formulate in seguito all’attività istruttoria svolta dal Gruppo Interforze Antimafia, nonché le relazioni redatte a conclusione degli accessi ispettivi disposti e le eventuali misure amministrative di prevenzione collaborativa ai sensi del codice antimafia (art. 94-bis del decreto legislativo nr. 159/2011)
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