ROMAGNA: Gruppo di ricerca Ausl pioniere nell’IA in ambito radiodiagnostico | FOTO
Attivo dal 2017 presso l’U.O. di Radiodiagnostica dell’Ospedale Santa Maria delle Croci diretta dalla dott.ssa Maria Teresa Minguzzi, il gruppo di ricerca denominato “Ciò che l’occhio non vede” - costituito dal dott. prof. Gian Carlo Parenti – è composto da medici radiologi dell’U.O. di Radiodiagnostica (dott. L. Mellini), medici del corso di Specializzazione in Radiodiagnostica dell’Università degli Studi di Ferrara diretto dal Prof A. Carnevali (Dott.ssa B. Rossini, M.G. Fusaroli e Dott. L. Frattoloso) e da fisici medici . All’avanguardia nello sviluppo e nell’applicazione di tecnologie di intelligenza artificiale nell’ambito della diagnostica per immagini per la diagnosi precoce e la predizione di patologie specifiche, il gruppo di ricerca si è concentrato su algoritmi di machine learning e nell'utilizzo di avanzati modelli di deep learning, ponendosi come riferimento in campo radiologico e oncologico. Grazie ad una nuova e stimolante collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (MIT), volta all’applicazione di algoritmi di deep learning su pazienti a rischio di cancro polmonare, sono stati avviati due trial clinici per la valutazione di Sybil, un algoritmo sviluppato dal MIT ora a disposizione del gruppo di ricerca. Si tratta ad oggi di uno studio retrospettivo ormai in fase conclusiva ed uno studio di ricerca prospettico per testare l’accuratezza predittiva dell’algoritmo nel valutare il rischio di sviluppare una neoplasia polmonare da un esame TC del torace. Il gruppo “Ciò che l’occhio non vede”, con l’obiettivo di migliorare la qualità della diagnosi e ottimizzare il percorso terapeutico dei pazienti, conferma il suo impegno verso l’innovazione e la collaborazione internazionale, affermandosi come gruppo di ricerca tra i leader in Italia e in Europa nella diagnostica radiologica avanzata.
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