28 OTTOBRE 2024

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28 OTTOBRE 2024 - 11:01


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EMILIA-ROMAGNA: Morti sul lavoro, ITAL UIL, “Investire in sicurezza” | VIDEO

Dopo i recenti casi di cronaca, è allarme in Emilia-Romagna con un’incidenza di mortalità superiore alla media nazionale.

Dopo l'ennesima, e inaccettabile tragedia, come l’esplosione alla Toyota di Bologna, è una strage quella delle morti sul lavoro che in qualche modo va fermata. L’Emilia Romagna è la seconda regione italiana dopo la Lombardia per numero di infortuni mortali sul lavoro una tendenza che si aggrava sempre più.

La sicurezza nei luoghi di lavoro passa dal ferreo rispetto delle regole, dai necessari controlli, dalla formazione dei lavoratori e da una forte sensibilizzazzione che punta a porre non il beneficio economico al centro, ma la persona, come sostiene il presidente di ITAL UIL Giuliano Zignani.




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RAVENNA: Alluvione, Comitato Traversara, "intervenire su argini Lamone"

Una lettera inviata alla Protezione Civile dell'Emilia-Romagna; al ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci; alla presidente della Regione facente funzione, Irene Priolo; al presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale; al Prefetto di Ravenna, Castrese de Rosa e al sindaco di Bagnacavallo, Metteo Giacomoni per sollecitare i lavori e chiedere "azioni tempestive sull'argine" del Lamone" oltre alla predisposizione di un "piano di emergenza per effettuare una rotta controllata che scongiuri" gli effetti di "altre alluvioni a Traversara e dintorni". A spedirla il Comitato di cittadini 'Progetto Futuro Sicuro' di Traversara, frazione di Bagnacavallo, nel Ravennate, tra le più colpite dagli eventi alluvionali delle scorse settimane. Evidenziando, in maniera particolare, l'affidamento per la sistemazione dell'argine a lato valle della rottura del Lamone su via Entirate, in località Borghetto-Traversara. "l'impresa ha iniziato a operare nella parte più a valle dell'argine, sebbene la parte più erosa sia quella a monte. Proprio di fronte all'abitato di Traversara posto sul principio della via Entirate - viene sottolineato - l'argine è fortemente pregiudicato sia internamente che esternamente" ed occorre agire rapidamente poiché "alla prossima piena l'argine suddetto potrebbe collassare e prodursi un'altra rotta proprio davanti all'abitato". Nella lettera, ancora, viene denunciata anche la situazione legata ai cosiddetti 'tappi di legna', considerati una concausa delle esondazioni dello scorso 19 settembre "che sono ancora presenti nell'alveo e non sono state rimosse. inoltre - denuncia ancora 'Progetto Futuro Sicuro' - a circa 200 metri dal ponte pedonale è presente una rigogliosa vegetazione all'interno del fiume, con tanto di alberi d'alto fusto, i quali, in caso di piena limitano la portata idraulica del fiume fino al 50%".